Attraverso il proprio account Twitter, con perfida ironia, Sandro Gozi, europarlamentare renziano “prestato” ai francesi di Macron a Strasburgo, ha rivelato: “Giuseppe Conte ha già detto sì al mes, ma non sa come spiegaro al Movimento 5 Stelle”. L’ex sottosegretrio fa “l’esegesi” dell’intervista del premier al Giornale, in cui ha voluto sottolineare come “quello sul Mes è un dibattito che rimane al momento molto astratto”. Strano, visto che fino a pochi giorni fa pareva il fronte del Piave. Invece ora Conte parla di “un meccanismo che rimane affidato a un accordo intergovernativo che all’origine prevede finanziamenti con condizionalità molto severe anche di ordine macroeconomico. Nasce per rimediare a crisi e tensioni finanziarie di singoli paesi”. Per questo “l’ho giudicato inadeguato e insufficiente ad affrontare questa sfida epica”. “Dal confronto europeo può però venire fuori qualcosa di molto diverso dal Mes attuale – eccola, l’apertura individuata da Gozi – ed è anche questa la ragione per cui appoggiamo la battaglia di altri paesi che come la Spagna hanno chiesto da subito di cambiarlo e di volerlo utilizzare. Valuteremo i dettagli di questa nuova linea di finanziamento al momento opportuno e sceglieremo la strada migliore per i nostri interessi nazionali con una discussione trasparente in Parlamento”.