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Euro 2024, Raspadori in vista di Italia-Spagna: «Possiamo far male ai nostri avversari»

Giacomo Raspadori, a Dortmund, ha esultato dalla panchina. EURO 2024, per lui, deve ancora iniziare, ma quello che porterà due squadre a giocarsi la finale di Berlino il 14 luglio è un percorso lungo, e ci sarà bisogno di tutti. Jack è il primo a saperlo: “Questo Europeo – riporta il sito ufficiale della FIGC – me lo sto giocando al massimo, come ho sempre fatto e come ognuno dei 26 giocatori che è qui in Germania cerca di fare. L’obiettivo è mettere in difficoltà il mister nelle scelte, anche se lui è ovviamente dalla nostra parte. Noi dobbiamo rendere in allenamento in più possibile”. Il lavoro dei singoli sommato a quello del gruppo, che nell’ormai famosa sala giochi allestita all’interno dell’Hotel Vierjahreszeiten di Iserlohn si cementa ogni giorno che passa di più: “Stiamo passando dei bei momenti insieme, e questo è un aspetto che può dare qualcosa in più, cercando di essere uniti anche al di fuori del rettangolo verde”.

A Dortmund, contro l’Albania, ha giocato Gianluca Scamacca; in rosa c’è anche Mateo Retegui, e poi c’è Raspadori, che ha caratteristiche fisiche diverse. “Un centravanti di struttura – spiega -, non è un requisito fondamentale anche se può essere un valore aggiunto. A volte può essere utile avere qualcuno fisico per giocare palle alte in area, ma si può benissimo avere un attaccante che viene fuori con qualcuno che da dietro va a occupare lo spazio”.

E chissà che questa occasione non arrivi giovedì a Gelsenkirchen contro la Spagna: “Per come stiamo preparando la partita, abbiamo visto che ci sono diversi aspetti sui quali puntare per farle male, anche se la Spagna gioca a ritmo altissimo e lo ha dimostrato contro la Croazia. Hanno una grandissima riaggressione quando perdono palla: quando la riconquisteremo noi, dovremo metterla in sicurezza e cercare di creare qualche occasione”. Sulle favorite per la vittoria finale, invece, Raspadori fa due nomi: “Per le individualità che hanno, direi Inghilterra e Francia, ma il bello del calcio è che ci sono tante cose che contano per arrivare a un risultato”.

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Redazione Ilovepalermocalcio