L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sull’ansia Barella per l’Italia di Spalletti.
Barella non si legherà alla sedia come Gattuso in Germania nel 2006. Spalletti lo aspetta e non ha mai avuto l’intenzione di sostituirlo, il contrario. Solo l’eventualità di perderlo lo terrorizzerebbe. Il piano per portarlo in campo con l’Albania il 15 giugno a Dortmund verrà confermato e stabilito nelle prossime ore, altrimenti il suo esordio slitterà al 20, quando gli azzurri affronteranno la Spagna a Gelsenkirchen. Qualche dubbio relativo al debutto all’Europeo si sta facendo largo. Oggi è una giornata chiave per decifrare i tempi di recupero.
Lo staff medico della Nazionale sottoporrà il centrocampista dell’Inter agli esami di controllo. Barella si era fermato nell’imminenza del test di Bologna con la Turchia. Si dovrebbe trattare di una contrattura. Gli accertamenti mireranno a scongiurare l’ipotesi di una lesione e di un autentico stiramento al quadricipite. Un filo di ansia sta attraversando il ritiro azzurro. Il presidente Gravina, avvicinandosi al debutto dell’Europeo, ha sospirato. «Dobbiamo solo scongiurare ulteriori problemi fisici. Barella ci preoccupa un po’, ma non eccessivamente. Lo aspettiamo con grande ansia».
Da Parma sono rimbalzate anche le dichiarazioni di Buffon, il cui pensiero è tornato al Mondiale in Germania. «Gattuso nel 2006 non stava bene e lo staff stava meditando se escluderlo dalla lista e farlo tornare a casa. Si voleva legare a una sedia e disse: “Non mi mandate via”. Restò e una volta recuperato diventò decisivo, entrando dopo l’espulsione di De Rossi contro gli Usa. Capiremo meglio come sta Barella all’esito degli esami».
PRECEDENTE . Nicolò, come previsto, ieri non si è allenato. Solo massaggi e cure fisioterapiche. E’ filato dritto verso lo spogliatoio. Sguardo serio. Barella avverte il muscolo contratto. Nel giorno di riposo è rientrato a Milano e ha festeggiato con la moglie Federica la nascita del piccolo Romeo, il primogenito maschio dopo Rebecca, Lavinia e Matilde. Spalletti, con prudenza, non si è sbilanciato. A Firenze, questa mattina, il ct spera di avere risposte confortanti dallo staff medico. Barella è l’anima del centrocampo azzurro, ma non bisogna farsi prendere dal panico. La rosa ampia (26 giocatori) permette di calcolarne la gestione. C’è il precedente del 2021. L’Europeo di Mancini a Roma cominciò senza Verratti, fermo da tre settimane per un infortunio al ginocchio. Il centrocampista ex Psg saltò le prime due con Turchia e Svizzera, debuttando nella terza del girone con il Galles all’Olimpico.
MERET FERMO. Per Barella, invece, si tratta di un problema muscolare e Spalletti deve calibrare con precisione il ritorno in campo per gli allenamenti. Ha bisogno di rodaggio. Salterà la Bosnia e poi si valuterà se provarlo per l’Albania o se scegliere la via prudenziale e puntare sulla Spagna. Oggi si dovrebbe capire meglio. Non sono preoccupanti le condizioni di Meret, costretto a fermarsi prima del test con l’Under 2 0. Il portiere del Napoli ieri non si è allenato. Anche lui verrà controllato e monitorato dallo staff medico. Spalletti lo ha inserito nella lista dei 26 e sta tenendo in preallarme Provedel.