Euro 2024, Donnaruma presenta Italia-Svizzera: «C’è chi ci dava per spacciati»
Donnarumma, portiere dell’Italia, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match Italia-Svizzera valida per gli ottavi di finale di Euro 2024.
«Sommer lo conosco bene, sento spesso anche il suo preparatore Spinelli e ha disputato davvero una stagione eccellente. Ma tu sei più forte? Non lo so, non mi piace fare paragoni. Sono molto contento di quello che ha fatto Sommer fin qui ma spero domani faccia molto meno. Difesa a quattro? Sarà una partita completamente diversa, dobbiamo sicuramente limare delle situazioni che nel girone abbiamo fatto male. Quella di domani sarà una gara da dentro o fuori, domani bisognerà gestire la palla in una maniera differente e ci siamo allenati molto bene. Conosciamo l’importanza della partita e saremo sicuramente pronti. Il modulo poi si può cambiare, anche durante la partita, ma l’importante è dominare il gioco e avere una squadra disponibile a non prendere gol. Su questo aspetto dobbiamo sicuramente migliorare. Spagna?
E’ stato un girone difficile, un girone in cui in tanti ci davano per spacciati, era il girone della morte. Abbiamo giocato contro squadre molto forti e con la Spagna abbiamo meritato di perdere per quello che s’è visto. Con la Croazia siamo stati bravi a restare in partita e questo ci ha premiato, abbiamo meritato il gol del pareggio che poi ci ha portato qui. Quella di domani sarà una gara da dentro o fuori, completamente diversa, dobbiamo regalare il meno possibile e comandare il gioco. Bisogna stare attenti, non aspettano altro che recuperare palla per ripartire. Ma sono sicuro che la squadra sarà pronta».
«Rigori? Io per aumentare la fiducia dei miei compagni durante gli allenamenti glieli ho fatti segnare… (ride, ndr). Ci siamo allenati, dobbiamo mettere in conto anche quello e noi le abbiamo provate tutte, continueremo a studiare delle situazioni con l’allenatore dei portieri e sono sicuro che faremo bene. Rischio di esporci? E’ una squadra che viene a pressare, vuole rubare palla velocemente per poi verticalizzare. E’ una squadra molto fisica, che tiene bene il campo. Bisogna provare alcune situazioni, una giocata. Dobbiamo essere bravi noi a capire quando giocare e quando no, dobbiamo dargli meno fiducia possibile e portare l’inerzia della partita dalla nostra parte. Emozioni? Sicuramente sono cambiato, ora mi sento più responsabile, mi sento un uomo completamente diverso. Sono cresciuto tanto come uomo, giocando all’estero si cresce soprattutto in quello. Anche qui adesso sono uno dei più grandi, mi sento molto più responsabile e indosso la fascia di capitano. E’ una emozione che non si può spiegare, rappresentare una Nazione è indescrivibile. C’è molta più responsabilità e sono contento: da quando ero bambino che sognavo di giocare queste partite e quindi sarà completamente diverso».