Euforia Palermo: una città impazzita sente profumo di B
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sull’euforia in città in vista dello scontro serie B.
Baldini, anche nei momenti di difficoltà, passando quasi per matto. Diceva che anche arrivando decimi avrebbero vinto ai playoff. Alla fine i rosanero hanno chiuso al terzo posto, ma non era lo stesso scontato. Questa sua visione, però, ha contagiato tutti, prima i giocatori e poi un’intera città che lo ha eletto a capo popolo. Un entusiasmo del genere non si era visto nemmeno per l’ultima promozione in Serie A, quando la formazione allora di Beppe Iachini, nel 2014 vinse il campionato con 5 giornate d’anticipo a suon di record.
La città Qui si stanno rivivendo le scene di 18 anni fa, quando il Palermo rilevato da Zamparini la stagione precedente conquistò la massima serie nel 2004 dopo 32 anni. Sono tornati vessilli e bandiere rosanero ai balconi, lunghe file di cartoncini a drappeggiare le strade dei quartieri storici; sono rispuntate la bancarelle degli ambulanti agli angoli delle strade con le maglie e le sciarpe del Palermo, i locali sono tornati a riempirsi per seguire in tv la partite in trasferta, generando un vero proprio effetto da stadio. E dire che sono trascorsi solo tre anni dall’ultima volta in Serie B, quattro dall’ultima finale playoff. C’era in ballo la Serie A, il Palermo perse a Frosinone dopo avere vinto in casa.
Però è come se fosse passato un secolo, il fallimento ha dilatato l’effettivo scorrere del tempo per una città che ambisce a ritornare in alto. La febbre esplosa ai playoff ha fatto saltare ogni termometro e portato nelle tre gare giocate in casa un totale di 100 mila spettatori e domenica a per la finale di ritorno se ne preannunciano altri 35mila. Numeri da capogiro, basta confrontarli con quelli di quella finale playoff di B tra Palermo e Frosinone del 2018 in cui le presenze arrivarono a 29.050. Il Palermo della rinascita, targato Dario Mirri, per quanto all’inizio avesse programmato la Serie A in tre anni, è comunque a un passo da una vera e propria impresa, per come si era messa a un certo punto la stagione, nonostante il dichiarato obiettivo di arrivare primi motivato con il cambio in corsa in panchina tra Filippi e Baldini.