Solo la metà degli italiani andrà in villeggiatura tra luglio e agosto e quello che troverà sarà un generalizzato aumento di prezzi e tariffe in tutto il comparto turistico. È la denuncia del Codacons secondo cui solo 1 italiano su 2 (il 51%) andrà questa estate in vacanza dopo che l’emergenza coronavirus ha provocato un impoverimento generale.
Le misure contro la pandemia impatteranno su prezzi e tariffe di tutto il comparto turistico perché il distanziamento sociale in spiagge, strutture ricettive e locali pubblici comporterà una forte riduzione del numero di clienti giornaliero, mentre l’obbligo di sanificazione e le altre misure di sicurezza su mezzi di trasporto come aerei e traghetti presso gli esercizi aperti al pubblico ridurrà i guadagni per società ed esercenti ed imporrà nuovi costi a loro carico.
Una situazione che, inevitabilmente, secondo l’associazione, comporterà un incremento dei listini in tutto il settore, al punto che una vacanza di 10 giorni «arriverà a costare complessivamente fino al +20% in più rispetto allo scorso anno, passando da una spesa procapite media di 736 euro del 2019 agli 883 euro del 2020». Nemmeno il bonus vacanza varato dal Governo sarà in grado di salvare la stagione estiva e il portafogli degli italiani, «considerato che potrà essere richiesto solo in base al reddito, al numero dei componenti del nucleo, ed esclude la consistente fetta di cittadini che prenota attraverso le piattaforme online», conclude il Codacons.