Di Manfredi Esposito e Gabriele Licari
Uno dei punti chiave, come ormai noto, del progetto targato Hera Hora-Palermo è quello relativo alla costruzione del centro sportivo. Un luogo dove poter convogliare gli interessi delle selezioni giovanili, unitamente a quelli della prima squadra e di tutto il mondo Palermo in generale. Un investimento per il quale la dirigenza rosanero, ormai da mesi, si sta muovendo alacremente al fine di individuare l’area idonea e più qualificata per ospitare un impianto moderno, funzionale e squisitamente confortevole.
In cima alle preferenza della dirigenza del Palermo, cosa nota a tutti, c’era l’idea di costruire un impianto di tipo polivalente nella zona adiacente il “Renzo Barbera”. Idea che, sul piano logistico, ma anche su quello funzionale, avrebbe sicuramente dato maggiore lustro alla città di Palermo stessa oltre che al club. Tuttavia, da tempo ormai si è capito che quest’idea è destinata a rimanere tale, perché l’ex campo Rom ha un veto da parte della Regione e del Consiglio comunale.
A causa di ciò l’amministratore rosanero, Rinaldo Sagramola, e la proprietà rosanero si sono guardati intorno, individuando alcune aree spendibili al fine della costruzione del centro sportivo fuori città. Tra queste, spiccano Piana degli Albanesi e Torretta. Se la prima, appare però complicata dal punto di vista logistico, in particolare per la distanza, la seconda, invece, sembra quella “ideale”. Già, perché la zona che sembrerebbe aver riscontrato il maggior gradimento della dirigenza del Palermo, appare quella ai piedi di Torretta.
La nostra redazione ha potuto visionare questo terreno, constatando effettivamente diversi vantaggi rispetto alla realizzazione del centro sportivo. In primis, come già ampiamente detto, la zona compresa tra Torretta e il Parco degli Ulivi (il centro sportivo non sorgerebbe in questa zona), è di facilissimo raggiungimento. La strada è ben asfaltata ed il terreno non è per nulla lontano dallo svincolo autostradale di Carini. Fa gola anche la vicinanza all’aeroporto Falcone e Borsellino che non dista più di 15-20 minuti di auto, così come lo stesso tempo si impiega da e per il “Renzo Barbera”.
Entrando nei dettagli, secondo quanto abbiamo appreso, l’architetto incaricato dal Palermo per la realizzazione del progetto, di cui è già pronta una bozza, è Gino Zavanella, figura molto nota nell’ambiente calcistico perché, tra i propri progetti, vanta anche lo Juventus Stadium di Torino. L’accostamento del nome di Zavanella a quello del Palermo non è nuovo, perché in passato lo stesso architetto aveva contatti con l’ormai fallita U.S. Città di Palermo per la costruzione del centro sportivo. L’architetto si è anche innamorato del terreno di Torretta e starebbe spingendo per far sì che si chiuda l’accordo.
L’area conta di circa 100 mila metri quadrati di area, di cui 9700 appartenenti al Comune, compreso anche il campo comunale, che a breve vedrà la ripresa dei lavori e l’assegnazione tramite un bando, che vedrà la dovrebbe vedere la partecipazione del Palermo. All’interno del terreno individuato dal club di viale del Fante sono presenti 1800 ulivi e un casale rustico molto suggestivo, che difficilmente verrebbe abbattuto, ma potrebbe essere utile per realizzare un’area ristoro ad esempio.
Uno dei vantaggi maggiori di questo terreno, è che in caso di acquisto, l’interlocutore è uno solo. L’area appartiene infatti ad un’unico proprietario che detiene anche altri appezzamenti di terreni vicini.
Il costo per l’intera area non è indifferente, visto che si parla di 1 milione e 800 mila euro per il costo del terreno, a cui vanno sommati ulteriori 200 mila euro per l’acquisto del casale posto all’interno dell’area. Per quanto riguarda la modalità eventuale di pagamento, il Palermo avrebbe proposto un pagamento dilazionato in tre anni. Questa dilazione ha l’ok da parte del proprietario del terreno che, però, vorrebbe come prima rata un cospicuo pagamento.
Per quanto riguarda la destinazione d’uso invece, sempre secondo quanto appreso dalla nostra redazione, 40 mila metri quadrati del terreno sono già ad uso sportivo, ed è possibile costruirci dunque terreni da gioco e impianti sportivi. Il resto dell’area, con l’ultimo piano regolatore, era diventata ad uso sportivo, ma il proprietario del terreno, tramite un ricorso, ha ottenuto che venisse convertito e rimanesse ad uso agricolo. Questa destinazione non è un problema per il Palermo perché con alcuni passaggi, anche brevi, il terreno potrà tornare ad uso sportivo.
Il centro sportivo dunque, si farà e la sensazione è che presto verrà scelto definitivamente anche il luogo. L’idea di Torretta però, visti tutti i motivi elencanti sopra come lo spazio vastissimo e la logistica, sembra ad oggi, quella ideale. IN ALTO LA FOTO RELATIVA ALL’INGRESSO DEL TERRENO DOVE POTREBBE SORGERE IL CENTRO SPORTIVO DEL PALERMO.