Escl. Palermo-Brescia, il doppio ex Pelagotti: «Palermo squadra top, Corini grande gestore. Al Barbera fanno tutti la partita della vita»
In vista del match di Serie B tra Palermo e Brescia, in programma mercoledì sera al Renzo Barbera, ai nostri microfoni è intervenuto in esclusiva Alberto Pelagotti, ex portiere rosanero e che ha vestito anche la maglia del Brescia. Di seguito l’intervista completa.
Palermo, l’intervista esclusiva di Pelagotti in vista del match col Brescia
SCONTRO COL BRESCIA – «Penso che il Palermo non avrà ripercussioni dalla partita dell’anno scorso col Brescia. Vorrà fare di tutto per trovare quella scossa dopo le due sconfitte consecutive. La classifica è molto buona ma con la squadra che ha ci si aspetta sempre qualcosa di più. L’anno scorso era l’ultima spiaggia per il Brescia e ci può stare che il Palermo sia incappato in un pareggio. Sono cose che succedono nel calcio. Mercoledì deve portare a casa i 3 punti perché ha tutto per farlo, una squadra forte, un allenatore forte e un ambiente da Dio».
SCONFITTE CON LECCO E SAMP – «La partita con la Samp l’ho vista a Marassi con Sorrentino, quella con il Lecco ho visto solo la sintesi. Mi confronto spesso con lo staff del Palermo e posso dirti che col Lecco poteva andare diversamente, però sono di quelle partite particolari dove bisogna stare attenti a non concedere niente. Se subisci gol al Barbera poi diventa tanto dura perché le squadre si chiudono e fanno la partita della vita. Lo considero un incidente di percorso che non ci deve stare ma ci sta, fa parte del percorso. Contro la Samp non ha fatto benissimo ma la squadra di Pirlo non poteva perdere punti. Era uno scontro a viso aperto, il Palermo ha avuto la peggio ma ricordiamo che con Soleri e Mancuso ha avuto le occasioni per pareggiare. Se andava a casa con un punto parlavamo di altro».
REPARTO DIFENSIVO – «Non conosco i motivi reali perché bisogna essere dentro a 360 gradi. I gol che ho visto subire ultimamente sono stati principalmente eurogol, tranne quelli col Lecco che sono stati più errori individuali e di reparto. Con la Samp non so nemmeno se era rigore perché Lucioni non so se arriva dopo quindi non prenderei in considerazione il gol subito a Genova. Voglio pensare che sia anche un pò sfortuna in questo momento. Il livello difensivo si è alzato in maniera spropositata, non è da tutti avere Lucioni e Ceccaroni. Sono giocatori davvero forti per la categoria. Poi sicuramente il periodo non è fortunato e le partite sono state particolari. Soprattutto chi viene al Barbera viene a fare la partita della vita».
PALERMO TOP SQUADRA – «Il Palermo ha una squadra e un allenatore top. I conti si fanno a maggio e credo che il Palermo sarà in una posizione di classifica molto interessante».
RIVALI IN SERIE B – “Il Parma è al terzo anno di B, dopo anni in cui ha avuto grandi campioni e solo quest’anno sta facendo veramente la differenza. Se pur sia più debole dell’anno scorso, ha trovato la quadra giusta ma bisognerà vedere se riuscirà a reggere, secondo me sì. Anche il Venezia lo vedo bene ma il Palermo ci ha vinto. La Cremonese sta risalendo e alla lunga potrebbe dar fastidio. Sampdoria e Spezia hanno perso tanti punti e non so se risaliranno perché adesso i punti iniziano a pesare. Nel girone di ritorno i punti contano dopo. Un’outsider c’è sempre e quest’anno ancora non l’ho individuato. Il Catanzaro è li in cima ma non so se potrà reggere. Il Modena sta facendo molto bene, ma non è al livello di Palermo, Cremonese, Parma. La Serie B è davvero difficile e vedremo come finirà”.
ESPERIENZE A BRESCIA E PALERMO – «Ho un ricordo bellissimo di entrambe le piazze, ma Palermo è inarrivabile, un passo avanti a tutti. Come persone, come ambiente. Giocare a Palermo è davvero incredibile, non ha niente da invidiare a piazze come Inter, Juventus e Milan. Se pur non abbia mai fatto una partita a Brescia, mi sono trovato molto bene. Mi sono fatto convincere da Cellino e Castagnini e sbagliai, e non ho giocato. Però come ambiente, città sono stato molto bene. I tifosi del Palermo, però, non sono paragonabili a nessuno, forse solo a quelli della Fiorentina per attaccamento. A Brescia è stato bellissimo quando ci siamo salvati all’ultima giornata ad Ascoli».
«A Palermo ho vissuto un miliardo di momenti belli, naturalmente la promozione dalla C alla B è stata meravigliosa, liberatoria. Non potrò mai scordarmi quando siamo tornati dopo la decima vittoria da Biancavilla e lo spiazzale era strapieno. Non ho mai visto così tanta gente, abbiamo ballato e cantato con loro. Siamo rimasti folgorati».
L’ADDIO AL PALERMO – «Con i problemi di salute che ho avuto non ho approfondito la cosa. Non volevo neanche più giocare ma sicuramente avrei rinnovato se fossero andate diversamente le cose. Non voglio menzionare l’allenatore e il direttore vecchio con cui si è creato un rapporto un pò difficile. Se ci fosse stato già prima il City Group probabilmente sarei rimasto, anche facendo il terzo o il quarto portiere. Alla fine però ho avuto diversi problemi e ho preferito non continuare. Sono andato a Novara per aiutare il preparatore dei portieri che è un amico. Adesso sto studiando per fare il direttore sportivo, ho contatti e sto seguendo diversi giocatori. Non dico ancora che ho appeso i guanti al chiodo perché devo metabolizzare e se dovesse arrivare un’occasione interessante potrei continuare. Dovevo andare ad Empoli ma poi con l’infortunio di Caprile la società ha avuto altre priorità».
Palermo, da Corini a Desplanches e Pigliacelli: l’intervista esclusiva di Pelagotti
RINAUDO – «Le scelte sul mercato sono state forti, importanti perché non capita tutti i giorni di avere questi giocatori in Serie B. La prima cosa che valuto in un direttore sportivo è la gestione del gruppo e sotto questo aspetto è top. Dal punto di vista tecnico non so dirti ma è fortissimo a gestire il gruppo, sa come comportarsi, dando tante volte la carota, poche volte il bastone e si fa ben volere dai giocatori».
CORINI – «E’ normale che la gente voglia sempre vincere e che quindi sia un pò scontenta o scettica quando la squadra non vince. E’ dura togliere lo scetticismo dalle persone, è normale che Corini non piaccia a tutti. I conti si fanno alla fine e quindi Corini sarà giudicabile a fine stagione. Io non ho mai avuto Corini ma so come lavora e posso dire che è molto forte, sa gestire in maniera spropositata un gruppo. Oggi contano i rapporti umani tra giocatori e allenatore e lui ne ha tanti, persona straordinaria, ci ho anche giocato contro».
BALDINI – «Sicuramente bravo a livello tecnico-tattico, però poi su altri aspetti ho i miei dubbi e perplessità. Non mi va di dire niente, io ho la mia esperienza che non è molto positiva con lui. Le differenze con Corini ci sono, lui è scatenato, Corini è molto più pacato. A maggio si parlerà veramente di cosa sono stati i due allenatori per il Palermo».
DESPLANCHES – «A maggio l’allenatore dei portieri Michele Marotta mi chiese di esprimere dei giudizi sui portieri che avevo visto quando ero a Novara. Gli dissi dei giudizi su Del Frate della Pro Sesto, l’altro era Pizzignacco e poi dissi Desplanches e gli dissi che era molto forte, nonostante la giovane età. Si vedeva che era molto talentuoso, nonostante contro di me non avesse fatto tanto bene. Un portiere lo vedi subito da come sta in porta, io con la mia esperienza l’ho notato subito, sin dal riscaldamento. Quando lo hanno preso ero contento perché significa che qualcosa ancora ci capisco. Quando avrà l’occasione di giocare vedrete il suo livello. In Serie B giocano principalmente portieri esperti. Melgrati è tanta roba, manca il Caprile dell’anno scorso e potrebbe essere Desplanches che però adesso non sta giocando».
PIGLIACELLI – «Mirko sta facendo benissimo, molto affidabile e sta facendo una bella carriera. Non è la mia tipologia di portiere perché preferisco un altro stile. Ma non si può dire che non sia efficace, è forte e sta facendo molto bene. Si merita di giocare perché è molto affidabile».
SALUTO FINALE AI TIFOSI – «Non ho mai avuto l’occasione di salutare la piazza e i tifosi. Voglio salutare pubblicamente lo staff e tutti i tifosi rosanero. Un giorno tornerò per salutarli al Barbera. Forza Palermo sempre».