Palermo beffato dal Padova nelle ultime ore di calciomercato. I biancorossi si sono infatti aggiudicati le prestazioni di Luca Clemenza, trequartista di proprietà della Juventus, che fino a questa mattina sembrava destinato a vestire la maglia rosanero. Il classe ’97 è stato anche oggetto di una lite tra Foschi, Tinti (procuratore del giocatore) e Cherubini (braccio destro di Paratici), con il dirigente del Palermo che è andato su tutte le furie per la mancata conclusione della trattativa. Foschi era poi riuscito a rimetterla in piedi, ma alla fine Clemenza è andato al Padova. Per saperne di più, la redazione di Ilovepalermocalcio ha contattato in esclusiva il direttore sportivo dei biancorossi, Giorgio Zamuner. Ecco tutte le sue parole ai nostri microfoni:
Direttore, ci racconti com’è andata la trattativa…
«In realtà la trattativa per Clemenza è nata un bel po’ di tempo fa. Mi ero mosso con la Juventus e con l’agente ai primi di giugno. Poi c’era qualche situazione in serie A ed ovviamente mi sono defilato, restando però sempre in contatto con l’agente (Tullio Tinti, ndr). Gli ho detto che se per caso avesse voluto mandarlo in B per fare un tot di partite, io c’ero. Poi c’è stato il discorso del Palermo e sono rimasto sempre defilato. Oggi mi è stato detto che il giocatore preferiva venire a Padova piuttosto che vestire la maglia rosanero e quindi abbiamo chiuso la trattativa. Sapevo che il giocatore sarebbe venuto volentieri, perché l’avevo sentito a suo tempo spiegandogli la mia idea. Già all’epoca lui sarebbe venuto, poi chiaramente le sirene della serie A l’hanno fatto temporeggiare».
Quindi ai fini del trasferimento sono stati decisivi Clemenza ed il suo procuratore…
«Sono rimasto defilato in attesa della loro decisione, consapevole che di fronte ad una piazza come il Palermo non sarebbe stato facile. Alla fine ha prevalso la volontà del ragazzo di potersi misurare in una piazza meno ambiziosa, dove probabilmente pensa di poter giocare più partite».
Il dietrofront del calciatore ha fatto andare su tutte le furie Rino Foschi. Ha avuto modo di parlare con lui?
«Mi hanno raccontato della lite tra Foschi e Tinti, ma non ho ancora incontrato il direttore del Palermo. Però, ripeto, io sono rimasto in attesa delle decisioni di giocatore e procuratore. Non ho fatto nessuna forzatura. Come capita in questi casi, le differenze le fanno le decisioni dei calciatori».