Escl. Zamparini: «Dimissioni? Sono sollevato, creeremo Palermo del futuro»
È di due giorni fa la notizia delle dimissioni di Maurizio Zamparini dalla carica di presidente del Palermo. Attraverso un comunicato ufficiale, infatti, l’ormai ex numero uno di viale del Fante ha annunciato l’accordo con un fondo anglo-americano per la cessione del Palermo e non solo. Zamparini ha anche comunicato che sarà proprio un membro di questo fondo il nuovo presidente del club rosanero, il quale verrà presentato con molta probabilità la prossima settimana: «Ho un contratto che è legato alla privacy, quindi non posso dire nulla sulla nuova dirigenza – ha dichiarato in esclusiva ad Ilovepalermocalcio Maurizio Zamparini – Vi dico però che la settimana prossima penso di presentare a Palermo il nuovo presidente in conferenza stampa. Da quel momento sarà lui a rispondere a tutte le domande». Con l’ex patron del Palermo abbiamo anche parlato di salvezza, facendo un bilancio dei suoi 15 anni da presidente. Ecco le sue parole…
Due giorni fa ha rassegnato le dimissioni dalla carica di presidente del Palermo. Che sensazioni sta provando dopo 15 anni alla guida del club di viale del Fante?
«In questo momento sto provando sensazioni strane. Pensavo di soffrire ed invece provo sollievo e tanta contentezza, perché so di lasciare il Palermo in mani molto molto buone. So di avere un grandissimo credito con i tifosi rosanero, perché oltre a quello che ho fatto in prima persona, sto lasciando il club ad un fondo molto importante che secondo me farà molto bene. Hanno chiesto il mio aiuto e glielo darò, seppur dall’esterno poiché non voglio assolutamente rimanere all’interno. Loro si occupano di finanza e non di calcio. Insieme creeremo una struttura, così come l’avevo creata io ai tempi quando ho preso Sabatini. Con il fondo anglo-americano creeremo quindi una struttura per il Palermo del futuro. Ripeto, pensavo di essere molto molto triste, invece ieri sera ero a Roma con degli amici ed ero contento. Da una parte sono sollevato, dall’altra contento perché al Palermo voglio bene e so di aver fatto una cosa buona. Non voglio bene solo alla squadra, ma a tutta la città di Palermo, con la quale ho convissuto per 15 anni».
Quando ha capito che era arrivato il momento di dimettersi e dire “basta”?
«Già due anni fa. Da quando è arrivata la crisi e non avevo più la disponibilità economica di un tempo per investire, anzi per perdere nel Palermo calcio, ho cercato interlocutori nuovi. Speravo di trovarli in Sicilia ed a Palermo e così non è stato; speravo di trovarli in Italia e non è stato possibile. Alla fine li ho trovati all’estero e sono contento».
Qual è il suo bilancio degli anni trascorsi da presidente del Palermo?
«È stata una bella esperienza di vita e di calcio. Naturalmente come in tutte le esperienze ci sono i dati positivi e negativi, ma questa è la vita. Io l’ho sempre presa così. Sono sempre andato avanti con la mia onestà, con la mia verità, con il mio pensiero pulito e con i miei valori, ai quali tengo moltissimo e spero di aver lasciato un po’ di questo a Palermo».
In conclusione, secondo lei il Palermo si salverà?
«Penso di sì. Ho mandato una mail al mio allenatore (Lopez, ndr) e gli ho detto che i punti da recuperare sull’Empoli sono 4 in 12 partite, perché quando avremo l’ultima partita in casa, basterà battere i toscani 2-0 e resteremo in serie A».