A un anno di distanza, quando il Mudo vestiva ancora la maglia del Parma, l’ex calciatore del Palermo Franco Vazquez è tornato al Renzo Barbera con la sua Cremonese per il match proprio contro i rosanero, terminato poi con la vittoria dei padroni di casa. Il calciatore, ai microfoni di ilovepalermocalcio.com, è tornato a parlare dei bei momenti vissuti in rosanero e ha espresso il suo pensiero sul campionato cadetto. Di seguito le sue parole:
È tornato al Barbera con la sua Cremonese. Al momento della sostituzione i suoi ex tifosi le hanno tributato un lungo applauso. Che sensazione ha provato?
«E’ stata una sensazione bellissima e molto emozionante con tanti ricordi belli che hanno attraversato la mia mente. Sono grato ai tifosi, vuol dire che ho lasciato qualcosa a loro se tanti anni dopo mi ricordano ancora così. Queste sono le cose belle del calcio».
Lei ha giocato diverse stagioni con la maglia del Palermo e ha conquistato una promozione in Serie A. Qual é il suo ricordo più bello in rosanero?
«I ricorsi belli sono davvero tanti come la promozione con il gol, la festa quando siamo tornati al Barbera e poi i due anni in Serie A con quell’ultima partita in casa e la salvezza raggiunta».
In Sicilia per lei, non è stato tutto semplice. Il primo anno arrivò a gennaio e trovò tantissimo spazio, poi il prestito al Rayo e al ritorno la squadra era in Serie B ma Gattuso non la fece inserire in lista. Si è mai chiesto il perché di questa esclusione?
«Neanche dopo tanti anni capisco il perché della esclusione, però grazie a quello sono diventato più forte come persona e calciatore: nella mia testa ho solo pensato ad allenarmi e dimostrare a tutti quale fosse il mio calcio».
I tifosi rosanero, sin da quando lei è andato via, hanno sempre sognato di rivederla con la maglia del Palermo. C’è mai stata la possibilità di tornare?
«Non c’è mai stata la possibilità, tanti rumors quelli sì però falsi»
Palermo-Cremonese è stata una gara giocata a viso aperto e a tratti con ritmi altissimi, si aspettava una partita di questo tipo?
«Sì, mi aspettavo quello che è stata: una partita aperta giocata da due squadre che vogliono vincere e arrivare in alto».
La classifica di Serie B vede il Parma in testa, si aspettava una stagione del genere da parte della sua ex squadra?
«Sinceramente sì, me lo aspettavo è un lavoro che dura da 2 anni e che ha dato continuità ad allenatore e giocatori. Già negli ultimi 4 mesi dal campionato scorso abbiamo vinto molto, peccato per l’esito finale dei play-off che era nelle nostre mani».
Palermo e Cremonese si trovano a pari punti in una classifica cortissima nelle zone alte e, di conseguenza, in lotta per la promozione. Ma quali altre squadre, secondo lei, lottare fino alla fine?
«Difficile dirlo però quelli che sono lì ora lotteranno fino alla fine, la Serie B insegna che poi c’è sempre anche una sorpresa. A gennaio comincia un altro campionato, dove tutte le squadre hanno un loro obiettivo da raggiungere quindi vincere sarà più difficile».
La Cremonese, dopo una partenza difficile e il cambio di allenatore, si sta dimostrando una squadra attrezzata per le zone alte della classifica. Quanto sta incidendo il lavoro di Stroppa?
«Sicuramente tanto, il lavoro e l’idea di calcio che ci ha trasmesso il mister sono fattori importanti: speriamo di arrivare in fondo e vincere più partite possibili».
Finito il girone di andata, qual è la squadra che più l’ha impressionata?
«Il Catanzaro mi ha sorpreso: è una squadra che arriva da un altro campionato e gioca a viso aperto con tutti».
A Palermo lei e Dybala facevate divertire tantissimo i tifosi, ma in squadra c’era anche Belotti. Segue le sorti della Roma vista la loro presenza e magari darà qualche indicazione ai compagni sul come fermarli visto che li sfiderete in coppa Italia il prossimo 3 gennaio?
«Guardo sempre tanto calcio e i miei ex compagni li seguo con attenzione: sarà bello rivederli. Per quanto riguarda noi dovremo solo pensare a esprimere il nostro calcio: il risultato lo vedremo alla fine».