Sabato pomeriggio il Palermo verrà ospitato dall’Empoli in quel dello stadio “Castellani”, match valido per l’anticipo della 30^ giornata del campionato 2015/16 di serie A. In occasione della sfida tra gli uomini di Giampaolo e quelli di Novellino, Ilovepalermocalcio.com ha intervistato in esclusiva Vittorio Tosto, ex difensore che ha trascorso in Toscana quattro stagioni e mezzo, indossando anche la fascia di capitano.
Che tipo di partita si aspetta sabato tra l’Empoli ed il Palermo?
«Sarà un match difficile per tutte e due le squadre. Il Palermo ha cambiato allenatore e ha fatto un’ottima prestazione con il Napoli, però sta attraversando un momento non facile che deriva da tutte le vicissitudini avvenute in questa stagione. L’Empoli non ottiene la vittoria da diverse partite, ma sta esprimendo comunque un ottimo gioco ed una buona idea di calcio. Credo che sarà una partita molto difficile per i rosanero, perché troverà un Empoli cattivo ed agguerrito, che vorrà ritrovare a tutti i costi la vittoria».
Secondo lei a cosa è dovuta la flessione dei risultati della squadra allenata da Giampaolo?
«Nell’arco della stagione ci può stare un momento in cui non si ottengono risultati positivi. L’Empoli ultimamente è stato anche un po’ sfortunato e non sta ottenendo risultati consoni alla prestazione espressa sul campo. E’ per questo motivo che il Palermo deve fare attenzione: la squadra di Giampaolo non è in crisi sotto l’aspetto del gioco, ma solo del risultato».
Ritornando proprio ai rosanero, cosa ne pensa della gestione di Zamparini in questo anno travagliato?
«In una sola parola “dannosa”. Sotto tutti i punti di vista aggiungerei. Il ragionamento da seguire è molto semplice: quando si cambiano direttori sportivi e non si ottengono risultati, quando si fa lo stesso con gli allenatori e non si ottengono risultati, quando si cambiano tanti giocatori e la squadra non riesce a risollevarsi, è arrivato il momento di cambiare presidente».
Guardando la classifica, nelle zone basse, ci sono il Carpi ed il Frosinone che stanno tentando la risalita. Al contrario diverse squadre, tra cui il Palermo, sembrano in crisi netta di risultati. Secondo lei chi si salverà alla fine?
«Io non darei retrocesse Carpi e Frosinone, sono due squadre che vivono sulle ali dell’entusiasmo, è dalla prima giornata di campionato che stanno facendo questa lotta, conquistando punti su punti. Credo che entrambe alla fine riusciranno a salvarsi. Chi rischia di retrocedere davvero, secondo me, sono il Palermo, l’Udinese e l’Atalanta: queste tre squadre si trovano in una situazione di cambio di obiettivo stagionale, poiché non era questo quello a cui si puntava all’inizio del campionato. Difficilmente l’Hellas Verona potrà avere qualche chance, ma io starei attento al duo delle neo promosse».
Lei ha un centro sportivo a Lucca. Quanto è importante la crescita dei ragazzi nei settori giovanili, in un Italia con sempre meno talenti giovani che riescono ad emergere?
«E’ fondamentale. Nel mio centro sportivo ho puntato molto sulla struttura e sui giovani per cercare di formare nuovi talenti italiani. Siamo sulla buona strada perché abbiamo tanti ragazzi nel giro delle Nazionali giovanili. E’ un progetto ideato da me, in cui credo tantissimo, che sto portando avanti insieme ad alcuni collaboratori».