Nonostante le ore frenetiche in casa Palermo, c’è anche un campionato a cui pensare ed una salvezza da conquistare. Domenica sera i rosanero ospiteranno allo stadio “Renzo Barbera” il Napoli, incontro valido per la 29^ giornata del campionato. In occasione della sfida, Ilovepalermocalcio.com ha intervistato in esclusiva un doppio ex. Stiamo parlando di Pino Taglialatela, che ha difeso i pali del club di viale del Fante in due occasioni: nel 1988/89 e nel 1991/92. Con l’ex portiere di Palermo e Napoli abbiamo parlato della situazione ambientale palermitana e del prossimo match contro i partenopei…
Pino, innanzitutto cosa pensi del momento caotico che si vive in queste ore a Palermo?
«Non è bello, soprattutto per la situazione in classifica del Palermo. I rosanero adesso si ritrovano a dover affrontare altre dieci partite e non è il modo migliore per farlo. Io sono rimasto molto affezionato alla piazza palermitana e questa situazione mette ansia. Quando le cose vanno bene fa piacere, quando ci sono dei problemi che si creano dal nulla dispiace. Tutto questo è frutto di una programmazione sbagliata e di scelte sbagliate. La squadra non è male, ma queste problematiche influiscono sui giocatori. A tal proposito mi torna in mente una stagione disastrosa che ho vissuto a Napoli, quando un anno sono stati cambiati quattro allenatori e altrettanti direttori sportivi. Cambiare non è la soluzione, bisogna riunire i vertici e creare un ambiente più sereno. Solo così il Palermo può salvarsi».
Quando parli di “scelte sbagliate” ti riferisci al mercato?
«Assolutamente no, non giudicherei mai l’operato della società in tal senso. Parlo a livello ambientale, perché se hai un comandante che guida la squadra tutto l’anno le cose vanno bene a prescindere dal mercato. Iachini ha fatto bene in questi anni ma conosciamo anche Zamparini e penso che questo abbia creato un po’ di problemi, facendo crollare tutte le certezze che il Palermo aveva. Se la squadra non è fortissima e togli anche i punti di riferimento, allora diventa difficile. Ed è questo ciò che è successo quest’anno ai rosanero».
Iachini ha fatto bene a dimettersi?
«Beh (ride, ndr), penso che non sia una situazione facile. Io non conosco personalmente Zamparini, ma lo trovo molto simpatico. È una persona vera e diretta, però dovrebbe limare un po’ il suo carattere per il bene della squadra. Ormai è grande e non penso che possa cambiare atteggiamento, peccato che vicino a lui non ci sia nessuno che gli faccia capire come agire per mantenere la serenità. I giocatori poi la domenica devono scendere in campo e queste situazioni non fanno bene al gruppo. Mi dispiace tanto perché il Palermo merita la salvezza, ma così la vedo dura anche per un prosieguo futuro».
Alla luce di quello che sta succedendo a Palermo, domenica sera per il Napoli sarà tutto in discesa?
«Non lo so. Sono tifosissimo del Napoli, ma il Palermo ha dato il via alla mia carriera tra i professionisti. Ho vissuto delle stagioni indimenticabili in Sicilia e spero che grazie alla forza del gruppo i rosanero possano farcela. I giocatori del Palermo dovrebbero chiudersi nello spogliatoio e decidere insieme come affrontare la partita. In questo la squadra è facilitata dalla presenza di un grande uomo e grande portiere come Sorrentino. Poi c’è un giocatore di esperienza come Gilardino, senza dimenticare Vazquez e Maresca. Loro devono essere il punto di riferimento dei propri compagni».
Lo scorso anno Palermo-Napoli è terminata 3-1 per i rosanero, cosa è cambiato oggi?
«Il Palermo sta incontrando delle difficoltà tecniche rispetto allo scorso anno, dall’altra parte c’è il Napoli che è cresciuto tanto. In alcune partite i partenopei rasentano la perfezione, si sono fermati contro le squadre forti ma un po’ di calo è normale. Nella scorsa gara contro il Chievo si è rivisto un Napoli straripante, questo non è un buon segnale per i siciliani. Scudetto? Sì, possono vincerlo. In corsa c’è anche la Juventus, ma tre punti non sono tanti. Non escludo neanche la Roma che da quando è arrivato Spalletti sta facendo molto bene. Il tecnico giallorosso si è preso carico di tutta la situazione ed è entrato nella testa dei giocatori. Questo è quello che succede quando non si hanno pressioni dall’esterno, cosa che non avviene a Palermo. I rosanero devono lavorare pensando solo alla partita e restando sereni».
Poc’anzi hai citato Sorrentino, uomo fondamentale per il Palermo ma in scadenza di contratto…
«Penso che il contratto gli si debba rinnovare, anche perché dietro di lui ci sono dei giovani validi che hanno bisogno di una chioccia e Sorrentino gli può dare la forza giusta per affrontare la serie A. Nel mestiere dei portieri è sempre stato così, il più vecchio sostiene il più giovane dalle belle speranze. Così cresci portieri su cui puntare per il futuro e piano piano la chioccia lascia loro il posto. Ho visto giocare sia Alastra che Posavec, mi sono piaciuti entrambi perché hanno una grande personalità. Un conto è affrontare una situazione societaria difficile con la difesa che ha davanti a sé Donnarumma, un conto è farlo con quella del Palermo che incassa numerosi cross e tiri. È lì che vedi le qualità di un portiere ed i giovani rosanero ne hanno, anche se hanno preso qualche gol in più. Hanno la stoffa dei campioni, ma uno come Sorrentino gli può far bene».
Pronostici su Palermo-Napoli?
«Il Napoli ha tutte le possibilità per vincere, ma il calcio può riservare delle sorprese anche se il Palermo si trova in una situazione difficile. Mi auguro per entrambe le squadre il meglio possibile: lo scudetto per i partenopei e la salvezza per i rosanero. Gli azzurri partono comunque avvantaggiati, sono molto forti».
I tifosi del Palermo ti ricordano sempre con tanto affetto, c’è qualcosa che vuoi dir loro in questo momento difficile?
«Quando giocavo a Palermo non avevamo il campo per allenarci e non giocavamo neanche in città. I tifosi ci hanno seguito ovunque e so quanto ci tengono alla squadra. In questo momento sono fondamentali, sanno benissimo che i giocatori sono uomini e non robot ed il loro supporto può essere decisivo. La tifoseria del Palermo e quella del Napoli sono tra le migliori d’Italia. Adesso c’è soltanto bisogno del sostegno della piazza, poi a fine anno si tireranno le somme. Ma finché uno indossa la maglia rosanero deve essere sostenuto, perché chiunque può dare una mano per portare la nave in porto. Quest’anno c’è bisogno veramente di tutti, spero che qualcuno in società faccia ragionare il presidente e gli chieda di parlare un po’ meno per il bene della squadra…».