L’agente ed imprenditore Alessio Sundas nella giornata di oggi è salito alla ribalta per il suo possibile acquisto del Palermo calcio. L’agente intervistato in esclusiva da Ilovepalermocalcio.com, ha spiegato com’è nata la trattativa, di cosa si occuperebbe lui eventualmente all’interno della società e i piani che hanno in mente lui e l’imprenditore interessato all’acquisto del Palermo per il rilancio. Queste le sue dichiarazioni:
Nella giornata di oggi è uscita la notizia della proposta di acquisto da parte della “Sport Team” per il Palermo calcio. Com’è nata l’idea di acquistarlo?
«Io ho la “Sport Man” che è una società che reperisce sponsor e che quindi opera nel mercato delle sponsorizzazioni. Noi contattiamo le aziende e proponiamo il main sponsor. Ci sono vari imprenditori che oltre il discorso del main sponsor sono interessati alle società di calcio. Il Palermo non è l’unico club che negli anni abbiamo portato avanti. Abbiamo iniziato con il Parma quando ha avuto il problema della crisi e con la Fiorentina di Cecchi Gori e ho portato dei possibili investitori. Palermo è una piazza che interessa tantissimo ad un imprenditore italiano, che vuole acquistare la società. Io come procuratore sportivo non posso avere le quote e non le voglio avere perché non voglio fare il presidente di una squadra di calcio. Mi interesserebbe formare i calciatori per proporli poi alla nazionale italiana. Abbiamo scritto ieri una lettera all’avvocato Bettini che si occupa della cessione del club chiedendo un incontro. La trattativa è tutta vera e stiamo portando avanti l’appuntamento con Bettini per portare l’investitore».
Ma questo investitore ha già esperienza nel mondo del calcio?
«No, purtroppo no. L’imprenditore in questione non tratta di calcio. Lui ha diverse aziende di abbigliamento e vorrebbe promuovere il suo brand. Ha diverse firme e spera che tutto vada in porto. Vorrebbe mettere il main sponsor sulle maglie, pubblicità negli stadi e merchandising del Palermo molto più importante con vari accessori che saranno messi nella grande distribuzione tramite piattaforme in tutta Europa. Vogliamo fare del Palermo una griffe di abbigliamento, non solo con sciarpe e cappellini. Abbiamo appuntamento con Autogrill per mettere nell’autostrada dei corner del Palermo calcio. Queste sono tutte le idee che abbiamo. Noi da due anni cerchiamo di acquistare il Palermo, ma Zamparini non era interessato. Ora c’è capitata l’occasione e ci abbiamo provato pur rispettando la sua volontà».
Lei in passato ha provato ad acquistare diversi club di calcio, però senza successo. Proprio per questo i tifosi credono che lei voglia farsi solo pubblicità. Cosa risponde?
«Per quanto riguarda la Fiorentina abbiamo cominciato a trattarla quando era di Cecchi Gori e i nostri imprenditori hanno fatto sì che la Fiorentina andasse avanti in quel campionato. Con i Della Valle avevamo proposto 100 milioni e loro hanno rifiutato. Noi avremmo acquistato il club senza i top player, ma non hanno ceduto. Quindi sono stati loro a non accettare. Per gli altri club avevamo fatto una proposta, ma non è stata accettata. Il problema è che le società hanno bisogno di soldi, ma quando le vai a comprare loro si tirano indietro. È successo con il Catanzaro: avevamo fatto una proposta concreta, loro lo volevano cedere e ad un certo punto hanno detto di no. Preziosi per esempio al Genoa non ha voluto l’imprenditore perché aveva avuto a che fare con lui e non ha voluto portare avanti la trattativa. Posso capire che i tifosi possano credere o meno a questa cosa, però devono capire una cosa: io non sono bello e bravo perché porto un imprenditore a comprare il Palermo, io faccio questo lavoro. Prenderò la mia mediazione e dall’altra parte il presidente mi darà la possibilità di gestire il settore giovanile. Poi però c’è il mister che decide chi far giocare o meno. Io non faccio altro che fare il mio lavoro nel miglior modo possibile. Le trattative non le ho fatte io, ma gli avvocati che si sono incontrati, che poi non si sono concluse non perché l’imprenditore portato è un poco di buono, ma semplicemente perché i presidenti hanno deciso di non cedere i loro club. Se decidono così non posso farci nulla. Al Palermo ci stiamo dietro da due anni e oggi l’avvocato Rondini ha scritto una PEC al mediatore del Palermo. Aspettiamo la risposta per l’incontro e poi cercheremo di portare avanti la trattativa. Una cosa importante però devo dirla: io farò questa cosa se la città di Palermo mi vuole, se non mi vogliono sono il primo a farsi da parte. Voglio vivere sereno e vorrei iniziare un rapporto di accoglimento senza dubbi e perplessità perché infondo non faccio nulla di male. Il mio lavoro è solo questo. Se mi volete ci sarò, se non mi volete non ci sarò».
L’acquisto eventuale da parte vostra sarebbe del 100% del club o solo una parte?
«No, acquisteremmo il 100% del club».
Lei ha anche scritto nel comunicato che la sua agenzia patrocina diversi calciatori di livello, ma facendo qualche ricerca non ci risulta. Come crede che calciatori che giocano in serie D o sono addirittura svincolati possano fare la differenza nel Palermo?
«I calciatori menzionati saranno tesserati, ma tesserati non significa farli giocare. La decisione dei calciatori che saranno in prima squadra sarà dell’allenatore e non mia, però la legge non mi vieta di tesserare diversi calciatori. Se la Giustizia Sportiva me lo vieterà, non lo farò. Ci sono diversi calciatori che possono essere tesserati nella Primavera a costo zero, però sono calciatori che non possono fare la differenza e nemmeno giocheranno in prima squadra. Questo è normale. Se il Palermo va in A ci vogliono altri calciatori, questi sono miei assistiti che voglio valorizzare, ma la notizia importante è il discorso del salvataggio del club e garantirgli un futuro migliore. Se il Palermo dovesse tesserare questi calciatori e poi venderli in Lega Pro non penso ci sia nulla di male. Questa è una cosa agganciata ad un’ altra cosa ancora, io sono in contatto con alcune squadre di Lega Pro in Sicilia e se portiamo avanti la trattativa con il Palermo possiamo girarli a questi club. Voglio che ai tifosi sia chiara questa cosa. Non saranno loro i salvatori, cosa che non era scritta nel comunicato. Io li porterò solo per essere tesserati».