Alessio Sundas, agente sportivo ed imprenditore nella giornata di oggi è saltato alla ribalta perché interessato all’acquisto del Palermo. Lo stesso Sundas, intervistato da Ilovepalermocalcio.com ha parlato delle trattative relative ad altri club che nel passato non si sono concluse. Queste le sue dichiarazioni: «Sono stato vicino ad altri club, ma per quanto riguarda la Fiorentina abbiamo cominciato a trattarla quando era di Cecchi Gori e i nostri imprenditori hanno fatto sì che la Fiorentina andasse avanti in quel campionato. Con i Della Valle avevamo proposto 100 milioni e loro hanno rifiutato. Noi avremmo acquistato il club senza i top player, ma non hanno ceduto. Quindi sono stati loro a non accettare. Per gli altri club avevamo fatto una proposta, ma non è stata accettata. Il problema è che le società hanno bisogno di soldi, ma quando le vai a comprare loro si tirano indietro. È successo con il Catanzaro: avevamo fatto una proposta concreta, loro lo volevano cedere e ad un certo punto hanno detto di no. Preziosi per esempio al Genoa non ha voluto l’imprenditore perché aveva avuto a che fare con lui e non ha voluto portare avanti la trattativa. Posso capire che i tifosi possano credere o meno a questa cosa, però devono capire una cosa: io non sono bello e bravo perché porto un imprenditore a comprare il Palermo, io faccio questo lavoro. Prenderò la mia mediazione e dall’altra parte il presidente mi darà la possibilità di gestire il settore giovanile. Poi però c’è il mister che decide chi far giocare o meno. Io non faccio altro che fare il mio lavoro nel miglior modo possibile. Le trattative non le ho fatte io, ma gli avvocati che si sono incontrati, che poi non si sono concluse non perché l’imprenditore portato è un poco di buono, ma semplicemente perché i presidenti hanno deciso di non cedere i loro club. Se decidono così non posso farci nulla. Al Palermo ci stiamo dietro da due anni e oggi l’avvocato Rondini ha scritto una PEC al mediatore del Palermo. Aspettiamo la risposta per l’incontro e poi cercheremo di portare avanti la trattativa. Una cosa importante però devo dirla: io farò questa cosa se la città di Palermo mi vuole, se non mi vogliono sono il primo a farmi da parte. Voglio vivere sereno e vorrei iniziare un rapporto di accoglimento senza dubbi e perplessità perché infondo non faccio nulla di male. Il mio lavoro è solo questo. Se mi volete ci sarò, se non mi volete non ci sarò».