Escl. Sorrentino: «Seguo tutte le categorie per scovare giocatori. Il rigore parato a Ronaldo un bel ricordo»

Nella giornata di ieri a Palermo si è svolto il primo giorno dell’Academy portieri gestita da Stefano Sorrentino. Di seguito le sue dichiarazioni rilasciate in esclusiva ad Ilovepalermocalcio.com:

Come giudichi la tua esperienza da commentatore e opinionista?

«Come dico sempre il calcio è una malattia e, commentatore o meno, seguo tutte le categorie. Ne approfitto per scovare determinati profili, soprattutto portieri, per andare poi a studiare chi mi colpisce. Il ruolo del portiere sta cambiando, pare che ormai si cerca un portiere più bravo coi piedi e meno in porta ma io sono “old-style”. Per me il portiere deve innanzitutto parare, poi se è bravo coi piedi meglio ancora. Mi piace capire determinate situazioni, come ad esempio capire il motivo per cui un portiere bravo Pigliacelli sia andato all’estero quando poteva continuare in Italia o studiare i portieri stranieri che arrivano».

Come ci si sente ad essere l’unico portiere italiano ad aver parato un rigore a Ronaldo? Lo racconti ai tuoi ragazzi?

«È chiaro che fa curriculum e che su Wikipedia c’è (ride, ndr). I ragazzi ovviamente mi fanno domande in merito ma mi porgono anche domande di alcuni youtuber. D’altronde ci sta, sono ragazzini di 16-17 anni. Diciamo che è stata la ciliegina sulla torta aver giocato in Serie A a 40 anni e aver parato il rigore a Ronaldo. È sicuramente un bel ricordo ma ne ho anche altri belli, perchè poi quella partita la persi 3 a 0.