Non è ancora chiaro il futuro del Palermo che, al momento, non è iscritto in Serie B e ripartirà quasi sicuramente dalla Serie D. Salvatore Tuttolomondo continua a difendersi dicendo di essere stato truffato e di aver anche presentato una denuncia per tutelarsi. Intanto, si fanno avanti diverse cordate pronte a rilevare il Palermo, dopo che il Sindaco Leoluca Orlando presenterà il bando pubblico. Per aggiudicarsi il club di viale del Fante serviranno progetti seri e una buona disponibilità economica. Una delle cordate interessate sembra essere quella guidata da Dario Mirri e l’ex Ad del Palermo Rinaldo Sagramola. Proprio l’ex Ad è stato intervistato dalla nostra redazione che gli ha chiesto di questa trattativa. Queste le sue dichiarazioni:
C’è una reale trattativa per acquistare il Palermo insieme a Dario Mirri?
«No, non c’è nessuna trattativa perché si spera tutti, non so come e non so quando, che il Palermo riesca ad iscriversi al campionato. Se l’attuale società non dovesse farcela e la palla dovesse passare al Sindaco che cercherà tramite avviso pubblico soggetti interessati a rappresentare la squadra e la città ripartendo dalla D, allora noi saremmo interessati. Ripeto però che prima bisogna capire cosa succede con l’attuale società nella speranza che si salvaguardi la categoria».
Avete già avviato i contatti col Sindaco Orlando?
«I passaggi sono semplici. Il 4 luglio la Covisoc si pronuncerà. È assai probabile che contesterà alcune carenze documentali. L’attuale Palermo potrà opporsi e farlo fino all’8 luglio. Poi ci sarà l’11 luglio, data in cui la Covisoc si pronuncerà definitivamente e il 12 luglio il Consiglio federale dirà quali sono le squadre che parteciperanno al campionato di Serie B. Se, ahinoi, il Palermo non dovesse rientrare tra le iscritte la palla dovrebbe passare al Sindaco che, tramite una procedura già collaudata ad Avellino e Bari, dovrebbe pubblicare un avviso per coloro che sono interessati, fissando dei requisiti base e poi si parteciperà. Il Sindaco o la commissione valuteranno e aggiudicheranno l’onere. Questa è una cosa che andrà avanti oltre metà luglio».
Avete già studiato, qualora riusciate a rilevarlo, un progetto per riportare il Palermo nel calcio che conta?
«Io credo che chiunque parteciperà avrà un piano per riportare il Palermo dove dovrebbe stare, altrimenti sarebbe inutile partecipare. Se si dovesse partecipare, si parteciperà con un progetto e un piano che verranno valutati dalla commissione. È chiaro che chiunque parteciperà non può pensare che il Palermo possa stare in Serie D».
Nei prossimi giorni incontrerà Mirri per mettere a punto il piano e poi parlare col Sindaco?
«Sono a Palermo da febbraio perché ho una casa qui. Il Sindaco l’ho già incontrato e lo incontrerò ma in questa fase il primo cittadino dovrà attenersi, correttamente, ad una prassi».
Insieme a lei e Mirri sarebbe pronto ad investire anche York Capital nel Palermo?
«Ci sono le disponibilità per partecipare ad una eventuale acquisizione del Palermo però, ci sono le disponibilità economiche per fare quello che bisogna fare. Se arriverà York Capital o chiunque sia si valuterà. In questa fase non c’è bisogno di avere disponibilità miliardarie. Io credo che le risorse per portare il Palermo dove sta ci sono già, dopo si vedrà quello che succede. Per tornare dove sta non servono solo le risorse economiche. Vincere è difficile. La Lega Pro è una super trappola e viene promossa solo una per girone e l’altra dopo dei play off che sono una lotteria. Non sarà una passeggiata di salute nemmeno avendo le risorse illimitate. Ci vorrà competenza, capacità e fortuna. Ripeto, comunque, che le risorse per progettare ci sono».