Gianni Ricciardo, ex attaccante del Palermo, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni per spiegare i motivi che lo hanno condotto alla separazione dal club rosanero: «Il mio rapporto con Pergolizzi? Non ho avuto litigi con Pergolizzi. Abbiamo parlato e ora abbiamo un rapporto tranquillo. Mi ha fatto anche gli auguri per la mia prossima avventura. Mi sono successi alcuni eventi sfortunati da cui è partita la mia fase negativa. La prima panchina è arrivata perché stavo male, avevo la febbre (Acr Messina). Poi abbiamo vinto la partita e il mister ha deciso di puntare di nuovo su quella squadra. Per me ci poteva stare. Ma credo che un allenatore ha sempre alcuni calciatori importanti a cui non può rinunciare. Per farmi sentire la fiducia, come aveva fatto fino a quel momento, avrebbe dovuto farmi giocare. Questo discorso lo abbiamo fatto insieme. La cosa che mi ha infastidito è stata la partita successiva perché non mi ha fatto giocare. Ma non per le sue scelte, ma per il fatto che si è parlato di un caso tra di noi. Ma non c’era la necessità di creare questo caso. Magari ci sono dei momenti in cui non meritavo di giocare, anche se io pensavo di meritare di giocare in quel momento lì. Ma questi sono equivoci che capitano nel mondo del calcio. Poi abbiamo chiarito, ma poi mi sono infortunato e da lì è partito il Coronavirus. Io non porto rancore per nessuno e penso la stessa cosa il mister. Il nostro rapporto è tranquillo e trasparente».