«Affronteremo il Palermo mantenendo la nostra natura. Proveremo a dettare il gioco come spesso facciamo, anche se non sempre quest’anno ci è andata bene. Speriamo di contare anche su un atmosfera migliore visto l’allargamento della capienza della curva ad altri cinquecento posti, dopo i tanti problemi avuti in questa stagione. Mi aspetto dunque di poter godere del bel pubblico conosciuto in questi sette anni a Pisa». Questo le parole ai microfoni di Ilovepalermocalcio.com del Presidente del Pisa Giuseppe Corrado, in vista della sfida di campionato di lunedì contro il Palermo.
Nessun timore quindi nei confronti di un avversario quotato come il Palermo?
«Assolutamente. A volte nella definizione della classifica di un campionato intervengono diversi fattori e le variabili possono essere molteplici. Noi riteniamo di potercela giocare con tutte le squadre, Palermo compreso. Speriamo di curare bene ogni particolare per provare a vincere la partita».
C’è voglia di rivalsa anche per la sconfitta maturata all’andata?
«No, devo dire che in quell’occasione il Palermo vinse con merito. Le partite durano novanta minuti e ì rosanero furono bravi a creare occasioni fino alla fine. Noi pagammo anche l’inferiorità numerica, un aspetto che si è purtroppo ripetuto più volte in questa stagione. Un gap di esperienza che ci ha accompagno tante volte in questo campionato».
Teme che la sosta possa avere rigenerato il Palermo?
«Non credo in queste cose. Sicuramente il Palermo prima della sosta ha avuto una flessione, ma affronteremo un squadra di livello che verrà da noi per portare a casa la vittoria. I punti dal secondo posto sono ormai tanti e le opportunità di centrare la promozione diretta sono ridotte, ma ì rosanero vorranno certamente centrare una posizione importante in vista dei play-off».
Quale giocatore del Palermo eviterebbe con piacere?
«Il Palermo ha tanti giocatori forti e ha arricchito il suo organico anche nel mercato di gennaio. Se proprio devo scegliere qualcuno eviterei Segre, nostro giustiziere nel match d’andata».
Se fosse il proprietario del Palermo sarebbe deluso dall’andamento della stagione?
«Io sarei contento perché non giudico negativo il campionato del Palermo. È chiaro che i tifosi vorrebbero vincere sempre e in tempi brevi, ma l’equazione investimenti-risultati non è sempre lineare. Penso sia importante soffermarsi sul progetto e sulle potenzialità di un club. Non dobbiamo poi dimenticare che la promozione può passare anche dai play-off. Basti guardare l’esempio del Monza andato un Serie A vincendo lo spareggio con noi e affermatosi negli anni successivi. Nel calcio i programmi contano, bisogna solo avere pazienza».
Dispiaciuto di non aver preso Soleri?
«È un giocatore bravo che ci è stato proposto da qualche procuratore, ma i calciatori in richiesti in cambio non erano sul mercato. Il nostro reparto offensivo è particolarmente ricco sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Soleri è un giocatore interessante ma non lo abbiamo mai realmente trattato».
Teme che la Fiorentina le porti via Aquilani?
«Ho letto sui giornali di questo interesse, ma lui ha un contratto con noi per un altro anno. Aquilani è un giovane con idee interessanti e si è fatto apprezzare in una stagione falcidiata dagli infortuni. Adesso inizia il periodo delle voci e ormai è diventato il di moda vendere anche gli allenatori. Volendoci scherzare su chi lo vuole deve comprarlo».
Cosa pensa del “caso Lucchesi” che ha accomunato in passato Pisa e Palermo?
«Chiediamo alla Federazione di stabilire delle regole che vigilino sulle cattive gestioni. Ci sono stati manager che avevano già alle spalle dei disastri analoghi, per i quali si sarebbe dovuta applicare la blacklist che ci era stata garantita. Chi sbaglia già una volta non può farlo altre volte, soprattutto nel rispetto dei tifosi. La Federazione deve dunque intervenire perché alla fine le squadre falliscono e questi personaggi finiscono anche per arricchirsi, andando poi a fare danni da altre parti».