Escl. Presidente Juve Stabia: «A Palermo per giocarci le nostre chances. Adorante? Non vale meno di altre punte di B»

«Il Palermo è una delle squadre più importanti del meridione d’Italia, tra quelle con più tifosi oltre ad un bacino d’utenza enorme. Detto questo e aggiunto che la società attuale può ambire a fare le coppe europee, avendo un budget in Serie B più alto di alcune compagini di A, penso che sarà una partita equilibrata, come lo è stata quella d’andata, decisa da episodi e dove abbiamo messo in difficoltà, in più occasioni, il Palermo. Grazie al lavoro del mister e dei ragazzi, mai messi sotto in questo campionato, spero proprio di poterci giocare le nostre chance. Sarà comunque una sfida molto difficile». Questo il pensiero ai microfoni di Ilovepalermocalcio.com del Presidente della Juve Stabia Andrea Langella, prossimo avversario del Palermo domenica allo stadio Renzo Barbera.

All’andata avete incassato il 3-1. C’è voglia di vendicare anche quella partita?

«Giocare al Renzo Barbera sarà prima di tutto affascinante. Nella mia gestione siamo riusciti già a vincere per 4-2, appena quattro anni fa nel campionato di Serie C, ma tornare adesso con la squadra nei primi posti in Serie B avrà tutto un altro valore. All’andata siamo stati sfortunati anche prima dell’inizio del match, avendo perso per infortunio Andreoni e Varnier e dovendo fare a meno di Folino squalificato. Praticamente tre quinti della difesa titolare con la quale avevamo fatto otto punti nelle prime quattro partite quasi senza prendere goal, se si esclude quello incassato a Bari nel finale di partita. Spero dunque di essere più fortunato in questo match di ritorno».

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Cosa avrebbe detto se le avessero detto in estate che sarebbe arrivato a questo confronto con una posizione di classifica migliore dei rosanero?

«Non era una cosa semplice da prevedere però abbiamo puntato su un grande mister e sulla solidità e forza del gruppo, confermando tutti coloro che avevano fatto benissimo l’anno scorso. Tale scelta ci ha portato a fare grandi cose anche in questo campionato, guidati da un super allenatore come Pagliuca. Mi auguro di continuare così, ma resto dell’idea che i valori del club siciliano usciranno fuori. Speriamo chiaramente che avvenga dopo la partita contro di noi».

Diverse squadre, tra le quali il Palermo, seguono Adorante. Il vostro attaccante può partire già a gennaio?

«Partiamo dal fatto che ci può far solo piacere ricevere tante lusinghe e offerte per i nostri atleti. Significa che stiamo facendo bene oltre il risultato sportivo, che resta tra i migliori nei centodiciassette anni di storia del club. Detto ciò, se ad altri attaccanti della categoria vengono attribuite certe cifre per il cartellino, penso che il nostro Andrea non valga molto meno, se si considera che nel 2024 è stato tra i 5 attaccanti italiani più prolifici. Questo di certo significa pur qualcosa».

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Brunori si è ripreso il Palermo. Una preoccupazione in più considerato anche il gol siglato all’andata?

«Certo. Calciatori del genere in Serie B fanno la differenza e quando trovano il goal e si sbloccano, diventano difficili da fermare. Io confido tanto nei miei difensori che hanno mostrato di non aver paura di nessuno, con il massimo rispetto e l’umiltà del lavoro».

Vista l’attuale posizione in classifica, è pronto a investire ulteriormente in questo mercato per conservare la posizione play-off?

«La società, con l’ingresso della Brera Holdings, è vigile sul mercato. Se occorrerà fare qualcosa, lo faremo, sempre con l’obiettivo primario della salvezza. Gli eventuali innesti verranno fatti solo se potranno farci migliorare, alzando così l’asticella».

Se ne avesse la possibilità, firmerebbe per il pari in vista della sfida del Barbera?

«Prima del match non firmo mai per nulla, anche se un pareggio a Palermo sarebbe tra i risultati a nostro favore. Le faccio però un esempio: a Frosinone e a Catanzaro, ad inizio campionato, mi avrebbero potuto fare la stessa domanda, in due trasferte nelle quali abbiamo poi pareggiato, meritando a conti fatti anche di più del singolo punto. Successivamente abbiamo vinto a Bari, Genova e Salerno. Quindi meglio non firmare mai prima del match».