Escl. Presidente Cittadella: «Domenica non saremo vittima sacrificale. Pisa? Confido nel Collegio di Garanzia»

«Seguo tutte le partite della mia squadra e ho visto segnali interessanti contro la Sampdoria. C’è stata maggiore grinta, intensità e precisione. Forse stiamo prendendo la strada giusta. Dobbiamo recuperare gli aspetti del Cittadella dei tempi buoni. Spero si possa dare continuità adesso. L’impegno di Palermo va affrontato con la dovuta attenzione. Affrontiamo un avversario di altissimo rango, ma cercheremo di far bene. Non vogliamo essere la vittima sacrificale. Serve un risultato tondo che ci restituisca gli giusti stimoli. Chissà che questo possa avvenire proprio a Palermo. Non poniamo limiti alla provvidenza». Questo il pensiero ai microfoni di ilovepalermocalcio.com del Presidente del Cittadella Andrea Gabrielli.

Cosa succede al suo Cittadella?

«Quest’anno non siamo partiti bene e abbiamo trovato più difficoltà del solito. È mancato qualcosa per quanto concerne l’amalgama dell’organico, composto da ragazzi provenienti da categorie inferiori. Abbiamo anche cambiato la guida tecnica, evento straordinario nella mia gestione. Stiamo lavorando con impegno affinché la squadra trovi il suo equilibrio e un percorso decisamente più virtuoso».

Avete vinto a Modena e Brescia. Pensa possa essere di buon auspicio?

«Far punti in casa o fuori non cambia molto per me. Statistiche alla mano, di certo quest’anno abbiamo ottenuto di più in trasferta. Forse i ragazzi sentono l’obbligo di fare risultato quando giocano in casa e questo li frena mentalmente. Fuori casa, con maggiori spazi, riusciamo a fare meglio. Sono ottimista e magari anche a Palermo riusciremo a fare qualcosa di straordinario».

Da cosa nascono le vostre difficoltà in attacco?

«Eravamo partiti bene, poi è mancata la continuità dai nostri giocatori in avanti. Riusciamo a costruire, poi ci manca l’esecuzione finale. Vediamo se il nostro tecnico riuscirà a impostare le cose diversamente per riuscire a chiudere il cerchio».

Palermo può essere un banco di prova per Dal Canto?

«No per carità. Sicuramente deve iniziare a dimostrare di più e metterci del suo. Mi auguro che anche lui possa avere qualche soddisfazione in più a partire dal prossimo incontro. Richiamate Gori? Un discorso che va oltre la situazione attuale, non ci stiamo minimamente pensando».

Cosa c’è dietro l’involuzione del suo Cittadella dalla finale play-off del 2021?

«Il più negativo in assoluto è stato il girone di ritorno dello scorso campionato. Siamo entrati in un tunnel mentale, dal quale è difficile uscire. Noi siamo sempre una realtà che deve lavorare con elementi che provengono da categorie inferiori e la nostra filosofia non cambia. Può volerci più tempo a volte e siamo preparati al fatto di dover affrontare delle difficoltà. Non possiamo pensare di essere una squadra che sbaraglia il campionato, l’indiziata a lottare per la promozione».

Confida nel Collegio di Garanzia per la sconfitta a tavolino con il Pisa?

«Sì, onestamente confido molto nel loro giudizio, perché è importante riconquistare quanto ottenuto sul campo. C’è stato un errore al quale abbiamo subito posto rimedio. Un flag mancato su una lista non può comportare una sconfitta a tavolino. Rappresenta una pena abnorme. Mi auguro che il Collegio di Garanzia faccia bene la sua analisi».

Firmerebbe per il pareggio domenica?

«Il calcio deve dare sempre a tutti una possibilità. Noi abbiamo bisogno di vincere. Lasciamo che parli il campo».

Crede nella salvezza del suo Cittadella?

«Assolutamente sì. Faremo di tutto per centrare il nostro obiettivo stagionale».