Escl. Pres. Lecce: «Battute di Corsi da Bar dello Sport. Brunori? Parlano i numeri, ma…»
«Brunori? È un attaccante reduce da campionati importanti, come raccontato dai numeri che ha collezionato. Ho letto sui giornali di un nostro possibile interessamento nei suoi confronti. Posso dire che non c’è nulla di concreto, si tratta solo di una delle tante voci che si sentiranno in questo calciomercato». Questo il pensiero ai microfoni di Ilovepalermocalcio.com del Presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani.
C’è stato un momento della stagione nella quale ha avuto paura per il suo Lecce?
«Sicuramente nel momento nel quale abbiamo dovuto ricorrere al cambio di guida tecnica, il trend della squadra era preoccupante. Eravamo partiti benissimo poi nella parte centrale abbiamo riscontrato delle difficoltà, anche per via di un calendario che ha previsto per noi gli scontri diretti nella fase finale del torneo. Con Gotti poi la squadra ha ritrovato lo smalto di inizio stagione, centrando l’obiettivo salvezza. Il bilancio dunque è estremamente positivo».
Gotti sarà dunque un punto fermo dal quale ripartire?
«Il contratto con lui stipulato prevedeva un rinnovo automatico in caso di salvezza. È un allenatore che merita parole di apprezzamento per quanto fatto nella nostra realtà. Come normale che sia in questo momento stiamo parlando affinché si possa sancire una condivisione di linee tecniche al di là del solo aspetto contrattuale».
Il Presidente Corsi dell’Empoli disse che la sua filippina aveva previsto la vostra sconfitta contro l’Udinese. Cosa pensa di questo pensiero espresso?
«È una frase che mi ha recato profondo dispiacere. Corsi conosce bene i valori del Lecce, dalla dirigenza ai calciatori. L’ho trovata un’uscita da Bar dello Sport, totalmente gratuita. L’unico vero tema da trattare penso sia quello della mancata contemporaneità delle partite delle squadre impegnate nella lotta per la salvezza. In occasione della partita contro l’Udinese eravamo solo arrivati più scarichi, avendo raggiunto l’obiettivo sportivo il giorno prima. Se ci fosse stata la contemporaneità questo problema non ci sarebbe stato».
Come giudica l’evoluzione del difensore palermitano Gallo?
«Lui sta iniziando la fase della maturità calcistica. Quest’anno si è reso protagonista di prestazioni importanti, mostrando qualità improntati nel suo ruolo. A mio avviso avrebbe meritato una chance in Nazionale».
Spera in una maggiore continuità da parte di Kristovic nella prossima stagione?
«Al di là dei gol Kristovic anche nella parte centrale della stagione ha offerto un contributo alla squadra. Quest’anno è arrivato in corsa da un campionato minore come quello slovacco. Adesso potrà preparare la prossima stagione con noi fin dal ritiro estivo. Questo potrà fornire ulteriori spunti in merito al possibile giudizio nei suoi confronti».
Cosa si sentirebbe di dire a D’Aversa?
«Quello che dovevo dirgli gliel’ho detto nel giorno in cui ci siamo salvati. Non lo sentivo dal giorno dell’esonero e in occasione della salvezza gli ho mandato un messaggio per ringraziarlo per i venticinque punti portati, dote preziosa e non scontata».
Si sente un’eccezione nel calcio delle multiproprietà e dei fondi di investimento?
«Mi sento una doppia eccezione, rappresentando anche il sud insieme al Napoli in una Serie A fatta per lo più da squadre del Nord Italia. In tal senso ho tifato per il Palermo negli ultimi play-off e mi ha recato dispiacere l’epilogo finale sei rosanero. La nostra è una proprietà che ha le radici nel territorio, espressione di un calcio di altri tempi».
Vista la Serie B del prossimo anno ricca di squadre di livello, acquista ancora più valore la salvezza del suo Lecce?
«Il campionato cadetto ha ormai cambiato pelle. Non c’è più la tendenza a puntare sui giovani, ma ci sono diverse realtà in grado di fare degli investimenti importanti su giocatori già formati. Questi fatti avvicinano molto la Serie B al campionato di massima serie».