Sandro Porchia, ex responsabile del settore giovanile del Palermo, ha sicuramente ottenuto grandi risultati da quando è al Palermo. Il 30 giugno è scaduto il suo contratto con il club di viale del Fante e il direttore generale, Fabrizio Lucchesi, ha deciso di non confermarlo come responsabile del settore giovanile ed era alla ricerca di un sostituto. La situazione dei rosanero è sempre più critica perché il Palermo è a un passo dal baratro della Serie D. Se questo dovesse essere confermato, il lavoro svolto con le giovanili andrebbe in fumo. Porchia, intervistato della nostra redazione, ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno reso possibili i grandi risultati ottenuti dalla Primavera, dalla finale del torneo di Viareggio all’incredibile salvezza ottenuta quest’anno, quando ormai sembrava tutto perduto. Ultimo ringraziamento che ha voluto fare l’ex responsabile rosanero è a Dario Baccin, con il quale ha condiviso alcuni anni della sua avventura palermitana. Queste le sue dichiarazioni:
Ormai non è più il responsabile del settore giovanile del Palermo, cosa c’è di vero nella trattativa con il Trapani, la vedremo ancora in Sicilia?
«Al momento con il Trapani non c’è stato nulla di concreto».
Ritornando alla sua avventura al Palermo, quali sono i giovani più promettenti che, secondo lei, hanno più possibilità di fare il grande salto nel calcio professionistico?
«I ragazzi che si sono messi in mostra sono i vari Santoro, Angileri, Cannavò, Gallo. Ce ne sono molti altri che, con una giusta crescita, Palermo o meno, secondo me possono diventare calciatori».
Il suo ricordo più bello in questi 5 anni nella società rosanero?
«Di ricordi belli ne ho tanti. Si va alla finale del Viareggio vissuta con grandissimi emozioni insieme a Baccin, fino alla finale con Bosi e Baccin contro Inzaghi dove abbiamo persi ai rigori. Un ricordo bellissimo è la salvezza di quest’anno conquistata negli ultimi 2 mesi. Se retrocede il Milan, il Genoa e l’Udinese vuol dire che il campionato è stato di grandissimo livello. L’esordio di Cannavò quest’anno in prima squadra, è stata davvero una crescita e veramente si è costruita una grande famiglia».
Impossibile non fare riferimento al periodo buio del Palermo che è a un passo dal baratro, cosa si sente di dire?
«Mi dispiace per quello che sta succedendo, spero tanto come tutti i palermitani che si possa risolvere questa situazione».