Dopo un campionato eccezionale ed un secondo posto in classifica, il Palermo Primavera, per la prima volta nell’era Zamparini, ha conquistato l’accesso diretto alle Final Eight. I giovani rosanero sfideranno ai quarti di finale l’Inter, match in programma venerdì 27 maggio alle 20.30 allo stadio “Braglia” di Modena. Di Final Eight scudetto e di altro ancora abbiamo parlato con il difensore centrale rosanero, Roberto Pirrello. Ecco le parole del classe ’96 in esclusiva ai microfoni di Ilovepalermocalcio.
E’ stata una stagione emozionante, avete fatto un cammino avvincente dopo un inizio un po’ stentato. E’ cambiato qualcosa dal punto di vista psicologico?
«No. Dal punto di vista psicologico non è cambiato nulla. Giustamente all’inizio eravamo un gruppo nuovo formato da ’96, ’97 e tanti ragazzi più giovani del ’98, ma pian piano con il lavoro del mister più passava il tempo e più diventavamo un gruppo coeso. Ed alla fine sono arrivati questi risultati».
Per te è stata una stagione un po’ difficile soprattutto sotto il punto di vista degli infortuni. Adesso come stai?
«Adesso, grazie all’aiuto dello staff sanitario, ho cercato di recuperare a poco a poco da precedenti infortuni. Purtroppo questi episodi spiacevoli succedono e mi sono ritrovato ad avere tre infortuni. Ma, ad oggi, penso e spero di essere recuperato al 100%».
I tuoi compagni di squadra Tafa, Maddaloni e Punzi, a giro, ti hanno sostituito egregiamente…
«Certo. Sotto questo punto di vista, quando manca qualcuno, la squadra ha sempre risposto in maniera esemplare».
Ai quarti di finale di queste Final Eight affronterete l’Inter, squadra che avete già incontrato nella Viareggio Cup. Come arrivate alla fase finale?
«Noi sicuramente arriviamo alla pari, sia dell’Inter che della Juventus. Perché la differenza sta soltanto nel nome. Magari loro hanno un blasone maggiore, ma questo riguarda le prime squadre. Noi conosciamo i nostri valori e ce la giocheremo alla pari con l’Inter e, se dovessimo andare avanti, anche con le altre squadre».
Mister Bosi ha convocato anche La Gumina e Pezzella, ormai in pianta stabile con la Prima squadra. Insieme a te (Pirrello è stato convocato quattro volte in Prima squadra, ndr) sono i più “anziani” del gruppo. Cosa cercate di trasferire ai vostri compagni più giovani?
«Quel pizzico di esperienza in più che abbiamo rispetto a loro. Così i più giovani, vedendo l’impegno che mettono con la Primavera gente come Nino e Peppe (La Gumina e Pezzella, ndr) che hanno già esordito in Prima squadra, cercheranno di prenderli ad esempio».
Cosa speri per la prossima stagione?
«Prima voglio dare il massimo in questo finale di stagione. Poi ci sederemo attorno ad un tavolo e sceglieremo la cosa migliore per il mio futuro».
Quest’anno vi hanno seguito diversi tifosi, il “Comunale” di Santa Flavia è stato il più delle volte tutto esaurito. In queste Final Eight, invece, sarete sostenuti a distanza. Vuoi dir loro qualcosa?
«Quest’anno i tifosi sono stati la nostra arma in più rispetto ai nostri avversari. Ovunque siamo andati a giocare abbiamo avuto sempre il supporto dei tifosi palermitani, sia residenti in Sicilia che non, come ad esempio quelli che vivono fuori. Essere seguiti ci fa tanto piacere».