Giorgio Perinetti, attuale direttore sportivo del Venezia, ha avuto un passato abbastanza importante nel massimo campionato italiano e non. Direttore di club quali la Juventus, la Roma e il Napoli, nel 2012 arriva nuovamente a Palermo (dopo aver lavorato in rosanero nel ‘93 e nel 2000) sotto la dirigenza del presidente Zamparini. Dopo i soliti movimenti turbolenti nel club di viale del Fante e dopo aver ottenuto la promozione in A con il “Palermo dei record”, Perinetti non rinnova il contratto a fine 2014 e nel 2015 diventa ds del Venezia.
In occasione di Juventus-Palermo, la redazione di Ilovepalermocalcio ha contatto in esclusiva proprio il direttore sportivo del club veneto, per analizzare la gara di venerdì sera e parlare anche di tanto altro. Ecco l’intervista integrale a Giorgio Perinetti:
Direttore, come vede la gara di venerdì sera che vedrà scendere in campo Juventus e Palermo?
«Beh, la vedo una partita come sempre sulla carta proibitiva. Non solo per il Palermo, ma per tutte le squadre che si avvicendano allo “Stadium”, dove la Juve vince consecutivamente da non so quante giornate. Per i rosanero, visto “la legge della statistica” e per grandi numeri, si può anche fare un miracolo, sempre se prima o poi qualcuno riesca. E’ una di quelle partite che si affrontano con grande serenità, proprio perché sono stimolanti, ma al tempo stesso il pronostico avverso ti permette di poter gestire al meglio senza avere tensione».
Dopo l’addio di Corini, come giudica l’operato di Diego Lopez in rosanero?
«Lopez è sicuramente di buon senso e concreto, quindi mi pare che abbia dato al Palermo quello che mancava in particolare con De Zerbi. A quel Palermo mancavano concretezza, identità e sembrava una squadra velleitaria, che faceva un calcio che non portava a nessun risultato. Le sconfitte, infatti, sono state tantissime. Lopez, invece, ha messo in campo una squadra con senso e concretezza, poi certo non è facile recuperare, ma 8 punti non sono impossibili».
La sorpresa in casa Palermo di questa stagione è stata sicuramente la presenza di Ilija Nestorovski. Crede che il macedone possa seguire un progetto a lungo termine con i rosanero?
«Penso di no. Più che altro perché la politica della società di Zamparini si conosce. I giocatori più in evidenza, poi, vanno ceduti. Si penserà magari a rimpiazzarlo. Lui farà sicuramente il percorso di Dybala, Belotti e tutti gli altri».
Cosa pensa, invece, della possibile cessione da parte di Zamparini del club rosanero?
«Non posso dare consigli, il patron ha l’esperienza. Lui dice sempre di voler cedere, è arrivato il momento di chiudere l’avventura palermitana, io non ci credo tanto. Però questo dipende da lui e dalle effettive possibilità che ha lui di vendere la società. Questo poi non posso saperlo se ci sono effettivamente le possibilità e la volontà di cedere».
Infine, direttore, secondo lei il Palermo ha delle possibilità di salvarsi?
«Se ci si crede le possibilità ci sono. Dispiace che ci siano dichiarazioni della stessa società nelle quali sembrava dare una resa. Io credo ancora che ci siano ancora delle possibilità, certo 8 punti sono tanti, ma non credo sia un’impresa impossibile».