Escl. Varrica, il match analyst esonerato da Valoti: «Fulmine a ciel sereno»
Nonostante il secondo posto in classifica conquistato sabato scorso dal Palermo, che attualmente vuol dire serie A, all’indomani del match contro il Pescara sono arrivate le critiche di Maurizio Zamparini nei confronti di mister Bruno Tedino. A pagarne le conseguenze, però, sono stati due membri dello staff tecnico dell’ex Pordenone. Per commentare l’accaduto, la redazione di Ilovepalermocalcio ha intervistato in esclusiva uno dei diretti interessati. Stiamo parlando del palermitano classe ‘88 Vincenzo Varrica, ormai ex match analyst del Palermo, arrivato in prima squadra nella passata stagione dopo un anno in Primavera. Varrica, dottore in Management dello Sport, ha parlato così ai nostri microfoni:
Il Palermo è secondo in classifica, nonché virtualmente in serie A, ciononostante lunedì è arrivato il tuo esonero…
«Sarei un bugiardo se dicessi che non sono amareggiato. La cosa che mi dispiace di più è che il 18 maggio non potrò festeggiare con i ragazzi la promozione in serie A, obiettivo per il quale ho lavorato duramente con la massima professionalità e abnegazione».
Quindi sei convinto che il Palermo centrerà la promozione?
«Assolutamente sì. Non potrebbe essere altrimenti considerato l’organico rosanero. La rosa del Palermo è superiore alle altre, una fuori serie per la B, come se la Ferrari gareggiasse in Formula 2».
Tornando al tuo esonero, è stata una decisione inaspettata?
«Purtroppo sì. E’ stato un fulmine a ciel sereno, arrivato nel giorno di riposo post partita, proprio mentre già lavoravo, come di consueto, in vista della prossima sfida».
Eppure dalle dichiarazioni rilasciate ieri in conferenza stampa dal direttore sportivo rosanero, il tuo allontanamento sembrava nell’aria…
«Assolutamente no, anzi mi è stato imposto di lavorare con un nuovo collaboratore dopo la sonante vittoria per 4-0 contro il Carpi. Quindi ho avuto modo di collaborare con lui senza alcun problema solo in queste ultime due settimane, per l’esattezza dalla trasferta di Chiavari alla partita interna contro il Pescara».
Il tuo esonero è arrivato al termine del summit tra Zamparini, Tedino e Valoti, ma sembra proprio che sia stato quest’ultimo a prendere la decisione poi avallata da Zamparini. Ti senti un capro espiatorio?
«No, so che non si tratta di una questione personale. Nel calcio, come nella vita, purtroppo funziona così: tutto può cambiare da un momento all’altro. Cercavano un cambiamento per il bene della squadra, si vede che in quel cambiamento rientravano il mio esonero e quello del “Prof” Peressutti».
Hai avuto modo di parlare con Tedino e Valoti?
«Sì, abbiamo fatto una chiacchierata per telefono domenica sera…».
Che vi siete detti?
«Frasi di circostanza».
Hai parlato con Zamparini?
«Anche. E’ una gran bella persona e gode di tutta la mia stima».
E con la squadra?
«Sì. Sono emozionato perché ho ricevuto chiamate ed attestati di stima da vari giocatori. Anzi ci tengo a ringraziarli pubblicamente per l’affetto dimostratomi ora e soprattutto durante questi anni lavorativi passati insieme. Essendo un loro coetaneo mi hanno trattato sempre nel rispetto dei ruoli come un compagno di squadra. Quello che ho imparato stando a contatto con loro non si impara né sui libri, né in nessun corso per allenatore».
Obiettivi per il futuro?
«Sì certo, tanti. Innanzitutto dopo il compimento del trentesimo compleanno voglio conseguire il patentino di allenatore Uefa A. Approfitterò di questo momento di “pausa” per aggiornarmi in giro per l’Italia e per l’Europa. Comunque adesso conta solamente la promozione del Palermo in serie A, i rosanero ora hanno un tifoso in più. La piazza palermitana e questi ragazzi meritano la promozione. Sia per come lavorano, sia per il bel gruppo che sono. Il Palermo calcio e tutti quelli che lavorano dietro le quinte sono da serie A».
Accetteresti di tornare a lavorare per il Palermo?
«Da palermitano è stato un orgoglio raggiungere questo traguardo. Ringrazio il patron Zamparini per la fiducia dimostratami e se dovesse arrivare nuovamente una chiamata accetterei ad occhi chiusi, senza esitare un attimo».
Magari come primo allenatore…
«Magari… (ride, ndr)».