Escl. Mutti: «Tra Zamparini e Ballardini c’era già tensione. Palermo-Napoli sarà un match interessante, De Zerbi…»
Dopo la sosta per le Nazionali, dal prossimo weekend tornerà il campionato, che metterà tutti gli appassionati di fronte a sfide davvero interessanti. Una di queste può senza dubbio essere rappresentata da Palermo–Napoli, il “derby del sud” tra due squadre che si presenteranno sul campo del “Renzo Barbera” con situazioni completamente diverse, ma con lo stesso spirito di provare a vincere e stupire: è il caso dei rosanero, che dopo l’avvento di De Zerbi in panchina vogliono immediatamente iniziare la ricerca dei primi tre punti del campionato e di un gioco convincente. Attenzione però ai rivali, che dopo aver segnato sei gol nelle prime due partite non si vogliono fermare. Per commentare questa partita, la nostra redazione ha contattato in esclusiva Bortolo Mutti, tecnico che durante la sua carriera ha allenato entrambe le squadre. Ecco le parole dell’allenatore bergamasco ai microfoni di Ilovepalermocalcio:
Nella terza giornata di campionato si troveranno di fronte Palermo e Napoli, due squadre che lei conosce molto bene. Che tipo di partita si aspetta?
«Sono molto curioso a proposito di questo match, perché verrà affrontato da due squadre giovani e dalle buone individualità. Il Palermo ha da poco un nuovo tecnico che vorrà provare ad imporre la sua filosofia di gioco, il Napoli invece deve stare attento a mantenere la corsa per non trovarsi indietro rispetto alle dirette concorrenti. Sarà una partita interessante».
Proprio a proposito del nuovo tecnico, i rosa hanno vissuto in questi giorni l’ennesimo avvicendamento in panchina, il primo in questa stagione. Lei conosce già il nuovo tecnico De Zerbi?
«Me lo ricordo come giocatore e ho avuto modo di seguire il Foggia fino all’anno scorso, ma non posso dire di conoscerlo bene. Questa per lui è una sfida importante, dovrà dimostrare di essere all’altezza della serie A».
Nonostante tutte le difficoltà dell’anno scorso, il nuovo campionato del Palermo è partito allo stesso modo in cui l’ultimo si era concluso: con tanta tensione e un cambio in panchina dopo poche giornate. La mentalità del presidente Zamparini sembra non essere cambiata…
«In realtà tra Zamparini e Ballardini c’erano già tensioni lo scorso anno, poi alla fine il Palermo si è salvato e non ci sono stati stravolgimenti. Inoltre in estate è andato via Foschi ed è arrivato Faggiano, si trattava sempre di trovare nuovi equilibri ai quali abituarsi. Sui ribaltoni in panchina non posso dire niente, ma negli anni precedenti i rosanero hanno ottenuto tanti traguardi importanti e molto del merito va al presidente».
Se la sente di fare un pronostico sul match tra Palermo e Napoli?
«No, con i pronostici sono negato (ride, ndr). Il Napoli parte senza dubbio in leggero vantaggio per le qualità individuali e per il blasone, ma se il Palermo in questa settimana saprà trovare la giusta organizzazione di gioco potrà dire la sua e dare il via ad un bellissimo match».