Domenica il Palermo andrà di scena allo stadio “Olimpico” di Roma contro la Lazio per la 33^ giornata di serie A. La situazione di classifica dei rosanero è sempre più difficile, la squadra di Bortoluzzi dovrà confrontarsi con i biancocelesti in lotta per l’Europa League. Della sfida tra Palermo e Lazio abbiamo parlato con il doppio ex Massimo Mutarelli, che in esclusiva ai microfoni di Ilovepalermocalcio ha parlato di Zamparini, di Bortoluzzi e non solo. Ecco le sue parole:
Domenica la Lazio riceverà il Palermo, che gara ti aspetti?
«Una gara difficile per il Palermo, perché la Lazio sta attraversando una grandissima annata. Credo che per i rosa sia l’ultima opportunità per tentare di fare qualcosa di insperato».
Il Palermo sembra ormai spacciato, che idea ti sei fatto di questo campionato dei rosanero?
«Il Palermo non è ancora spacciato. È chiaro che salvarsi è difficilissimo, sarebbe qualcosa di straordinario riuscire in questa impresa. Purtroppo tutta l’annata è stata con alti e bassi in cui non si è mai riusciti a trovare il bandolo della matassa, qualcosa di positivo per andare avanti. Da fuori c’è stata un’idea di confusione totale che purtroppo sta portando la squadra ad una retrocessione quasi certa»
Bortoluzzi è alla sua seconda sfida alla guida del Palermo. Tu lo hai conociuto ai tempi di Guidolin, cosa pensi del tecnico rosanero?
«È persona che si sta giocando una grossa opportunità, avrà queste sei partite per trovare un po’ di gruppo, di stimoli da trasmettere a questi ragazzi che fanno fatica. Quando in un anno così perdi tante partite diventa difficile scendere in campo la gara dopo. Penso che Bortoluzzi vorrà giocarsi questa opportunità fino in fondo».
Dal punto di visto societario, il Palermo aspetta il closing a fine mese per la cessione della proprietà. Che idea ti sei fatto di Paul Baccaglini?
«Non lo conosco come persona, quindi non ho modo di giudicarlo, né termini di paragone. Io mi auguro per la città e per i tifosi, che Baccaglini abbia la stessa voglia di fare che aveva Zamparini ai suoi tempi, di rifondare tutto per far rinascere il Palermo. Innanzitutto con una rapida risalita in caso di retrocessione e soprattutto di riportare entusiasmo nei tifosi rosanero che come tutti chiedono chiarezza».
L’era Zamparini volge dunque al termine, tu l’hai vissuta negli anni migliori. Che ricordi hai?
«Del presidente ho ricordi ottimi, come penso la maggior parte della città. Non dimentichiamoci cosa ha fatto per il Palermo in questi anni. Ha tenuto la squadra stabile in serie A per molto tempo, ha raggiunto l’Europa e portato a Palermo giocatori importanti che oggi giocano la Champions. Il lavoro che Zamparini ha fatto in rosanero è importante. Poi è chiaro che negli ultimi anni si resta delusi per le tante vicissitudini, tra esoneri e retrocessioni. Però per quanto mi riguarda è stato un grande presidente. Io c’ero quando è arrivato in Sicilia ed è venuto con l’idea di costruire qualcosa di importante e secondo me ci è riuscito alla grande con la promozione e l’Europa League, non era cosa facile. Ha dato tantissimo al Palermo».