Tra i protagonisti dell’ultima promozione del Palermo dalla B alla A c’è Milan Milanovic, difensore serbo che da febbraio 2017 ha indossato la maglia del Pisa e tra poche settimane sarà svincolato e libero di trovare un’altra squadra. Arrivato nel club di viale del Fante nel 2011, la sua esperienza in rosanero è stata intervallata dai prestiti al Siena, Vicenza ed Ascoli, ma ha comunque trovato una certa continuità nella stagione 2013/14, ovvero quella terminata con il ritorno degli uomini di Beppe Iachini in serie A. Milan è rimasto molto legato alla città e quando può torna nel capoluogo siciliano. Approfittando della sua recente vacanza palermitana, la redazione di Ilovepalermocalcio lo ha intervistato in esclusiva. Ecco le sue parole:
Manca una giornata alla fine del campionato ed il Palermo è già aritmeticamente retrocesso. Cosa pensi della stagione dei rosanero?
«Ho seguito tutto il campionato del Palermo, anche quando ero a casa in Serbia. Mi dispiace molto per i rosanero, è stata un’annata difficilissima e alla fine sono retrocessi in serie B. Palermo, sia come società che come città, non lo merita ma purtroppo il calcio è così e spero che ritorni presto in serie A».
C’è chi dice che le colpe siano della società che ha costruito una squadra non all’altezza del campionato di serie A, ma neanche i calciatori sono stati risparmiati dalle critiche dei tifosi…
«Beh, sono i giocatori che poi scendono in campo quindi sicuramente hanno una parte di colpa. Poi ci sono anche stati tanti cambi in panchina e secondo me anche questo ha influito sull’andamento del campionato. Adesso però è tardi per cambiare le cose, bisogna già pensare all’anno prossimo e a costruire una squadra che voglia vincere il campionato».
Tu hai vissuto in prima persona la cavalcata del Palermo dalla B alla A. Cosa serve per vincere il campionato cadetto?
«Serve una squadra con gli uomini giusti, con giocatori che conoscano la categoria e che vogliano vincere. Il campionato di serie B è molto difficile e serve una continuità di risultati. Penso che con una tifoseria come quella palermitana si possa raggiungere questo obiettivo».
Terresti qualcuno della rosa attuale del Palermo in serie B?
«A parte Nestorovski, che quest’anno ha fatto vedere il suo valore, terrei anche qualcun altro. Sia di quelli con cui ho giocato che non. Però non spetta a me dire chi merita di restare. Piuttosto per il prossimo anno consiglio ai rosanero Daniel Bessa (centrocampista dell’Hellas Verona, ndr). Ci sono tanti altri giovani che mi piacciono, ma lui in particolar modo».
Che ricordi hai della tua esperienza a Palermo?
«È stata un’esperienza bellissima, in particolare ricordo l’anno della vittoria del campionato di serie B. Quella è stata un’annata perfetta, felice e molto emozionante. A Palermo poi mi piace tutto, mi sono trovato benissimo. Se torno spesso a Palermo? Questa è la seconda volta che torno qui in vacanza da quando ho concluso l’esperienza in maglia rosanero. Sia a me che alla mia famiglia piace molto la città. Quindi quando ho del tempo libero, perché non tornare?».
Tra tutti gli allenatori che hai avuto a Palermo, chi ti ha colpito in particolare?
«Sicuramente Beppe Iachini. Mi ha colpito come allenatore e come persona. Il mister mi ha dato fiducia più di tutti gli altri, mi ha aiutato molto tatticamente e fuori dal campo».
Da febbraio a maggio hai indossato la maglia del Pisa e tra poco sarai libero di accasarti con un’altra squadra. Piani per il futuro?
«Tra tre settimane sarò libero, quindi con il mio agente valuteremo tutte le offerte che arriveranno e poi si deciderà».
In chiusura, vuoi mandare un messaggio ai tifosi del Palermo?
«Dico loro di non essere tristi e di andare avanti perché il prossimo anno si vincerà il campionato!».