Escl. Miccichè: «Faggiano ds giovane e preparato. Addio Foschi dispiace, ma non è più il Palermo del 2002. Calciomercato? Trattative aperte, il nuovo ds è già a lavoro»

Tanto caos, poca chiarezza. Questa, attualmente, la situazione in casa rosanero. Continuano gli allenamenti e il ritiro a Bad Kleinkirchheim dei ragazzi guidati da Ballardini, ma rimane fermo sullo “0” il numero degli acquisti in vista della prossima stagione. I tifosi sono sempre più irritati da tutto questo, tanto che oggi uno striscione con scritto “Zamparini vattene”, è stato appeso nella rete del campo di allenamento in Austria. Con l’arrivo di Faggiano la fiducia sembra essere leggermente cresciuta, nella speranza che il nuovo d.s. possa portare elementi nuovi e di qualità in casa Palermo. Di questo e di tanto altro, la redazione di Ilovepalermocalcio ha parlato in esclusiva al vice presidente del club rosanero Guglielmo Miccichè. Ecco tutte le parole rilasciate ai nostri microfoni:

Come può descrivere il profilo del nuovo d.s. Faggiano, proveniente dal Trapani?  

«Intanto è un giovane e Zamparini aveva manifestato la volontà di affidarsi a un giovane. Lui lo è ma comunque ha esperienza perché ha lavorato tanto nei campionati minori, facendo benissimo prima di Trapani e poi soprattutto a Trapani, nella scuola di Giorgio Perinetti, quindi formato certamente in maniera positiva. Insomma, i risultati di Trapani parlano per lui, ha portato in alto, quasi in serie A, una squadra obiettivamente che ha fatto dei numeri imprevedibili. Dunque, ci siamo affidati a lui convinti che potesse essere il personaggio adatto per sostituire Foschi».

Invece, come ha preso l’addio di Foschi di qualche giorno fa?

«Dispiace, anche perché io con Rino ho un eccellente rapporto e poi lui era stato bene accolto dalla tifoseria e dalla piazza. Tutti ricordano di Foschi e dei suoi periodi straordinari, quindi lui voleva fare tanto a Palermo, poi insomma si è un po’ tirato indietro per i motivi che ha spiegato. Non si sentiva di continuare questa avventura, forse lo impegnava un po’ troppo, non è il Palermo del 2002 o del 2003, le risorse sono inferiori e quindi bisognava lavorare in maniera diversa. Così ha preferito fare un passo indietro, poi la storia la conosciamo tutti. Rino comunque è una bravissima persona oltre che un bravo direttore sportivo, però è andata in questo modo».

Intanto nel mercato c’è stato qualche movimento, si può parlare già dell’arrivo di qualcuno?

«Ci sono delle trattative, poi adesso la situazione l’ha presa in mano Faggiano, che è arrivato praticamente ieri. Lui è stato messo al corrente di queste trattative che il Palermo aveva allacciato precedentemente al suo arrivo e adesso sarà lui a concludere. Poi lui darà comunque l’input necessario, conosce molto bene i mercati della serie B per cui può darsi che arrivi qualcuno da quel settore, ma a prescindere erano già stati avviati i contatti con altri giocatori di altri paesi. Sarà lui a definire il tutto».

Ha sentito delle voci di Petkovic e di Scozzarella, giocatori che attualmente vestono proprio granata?

«Sicuramente sono giocatori che Faggiano conosce molto bene. Se riterrà che sono giocatori adatti al Palermo, alla serie A e al gioco di Ballardini, li prenderemo in considerazione, ma questo dovrà dirlo comunque lui».

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Dario Aiello