Enzo Maresca è stato uno dei pilastri del centrocampo e di tutta la rosa del Palermo calcio. Nel capoluogo siciliano ha vestito la maglia rosanero dal gennaio 2014 fino all’estate del 2016, ottenendo dunque la promozione in serie A con il “Palermo dei record” e la storica salvezza nel massimo campionato italiano nel match vinto contro l’Hellas Verona al “Barbera” per 3-2. Proprio durante quell’incontro, che fu l’ultimo in rosa, segnò il suo primo e unico gol con la maglia del Palermo, contribuendo di fatto alla vittoria iniziata da Vazquez e completata da Gilardino. L’unica nota negativa nel suo periodo in Sicilia fu quando il patron Zamparini decise di metterlo fuori rosa insieme a Rigoni e Daprelà in seguito alla sconfitta contro l’Alessandria in Tim Cup (circa un mese dopo vennero reintegrati con un comunicato ufficiale dello stesso Zamparini). Il ricordo per la città è comunque del tutto positivo, soprattutto per il suo notevole contributo alla causa dei rosanero nonostante i diversi ostacoli. Ilovepalermocalcio ha deciso di contattarlo questa settimana per poter parlare con lui proprio della sua esperienza nel capoluogo siciliano. Maresca, oggi collaboratore tecnico del Siviglia, ha risposto molto cordialmente ad alcune nostre domande. Ecco l’intervista completa rilasciata in esclusiva ai nostri microfoni.
Ciao Enzo. Come hai vissuto le esperienze nello staff tecnico dell’Ascoli prima e del Siviglia poi?
«A Siviglia come ad Ascoli è stata un’esperienza che mi ha arricchito molto sotto tutti i punti di vista».
Come hai ritrovato Vazquez in Spagna?
«Vazquez è un giocatore forte e sta benissimo».
Cosa pensi del campionato del Palermo a una giornata dalla fine?
«Palermo meriterebbe la serie A, ne sarei contento per i tanti amici che ho lasciato».
Pensi che questa squadra sia attrezzata per vincere i play off?
«I play off sono una lotteria, il Palermo ha una buona squadra, però subentrano altri fattori».
Che ricordi hai della tua esperienza in rosa?
«Di Palermo ho un ricordo stupendo, io e la mia famiglia siamo stati benissimo».
Ci parli del tuo rapporto con il patron Zamparini?
«Degli anni trascorsi a Palermo ho un ricordo stupendo e preferisco pensare solo a questo».
Cosa pensi della possibile cessione del club rosanero?
«Palermo merita un progetto importante».
Com’era il tuo Palermo che si salvò all’ultima giornata?
«Quel Palermo era formato da tanti uomini».
Pensi che l’assenza di “colonne” come Sorrentino e Gilardino sia una delle cause del declino dei rosanero?
«Avere giocatori del genere aiuta sempre, sopratutto quando c’è da assumersi le responsabilità».
Vuoi dire qualcosa sui tifosi del Palermo e sul tuo ricordo di un “Barbera” praticamente tutto esaurito?
«Il “Barbera” esaurito è tanta roba, auguro ai palermitani di riprendersi la categoria che meritano».