Escl. Lupo: «Zamparini ha voluto un Palermo da A. Nestorovski e Rispoli…»
di Giulia Nasca e Massimiliano Radicini
Si è conclusa da circa un’ora la sessione estiva del calciomercato. Giornata di grande lavoro quella odierna per il direttore sportivo rosanero Fabio Lupo, che è riuscito a respingere gli assalti del Torino per Rispoli. Si è arrivati anche alla rescissione del contratto di Diamanti, alle cessioni dei giovani Lo Faso e Ruggiero (andati rispettivamente alla Fiorentina ed al Torino) ed all’arrivo in prestito di Monachello. Per commentare tutti i movimento di mercato del club di viale del Fante, abbiamo contattato in esclusiva proprio il ds del Palermo Fabio Lupo. Ecco tutte le sue parole rilasciate ai microfoni di Ilovepalermocalcio:
Direttore, nonostante l’assalto del Torino e la volontà del giocatore di andare via, siete riusciti a trattenere Rispoli…
«Era arrivata anche l’offerta per Nestorovski che ci ha fatto anche piacere perché vuol dire che abbiamo un organico di giocatori importanti, desiderati e ambiti da società importanti di categorie superiori. Noi però in nome di una coerenza che abbiamo sempre cercato di mantenere in questo mercato abbiamo detto di no. Sono convinto che Rispoli, superata la prima delusione di non essere rimasto in serie A, ritornerà il guerriero che tutti noi conosciamo».
Oltre a Lo Faso, un altro giovane ha lasciato Palermo in quest’ultima giornata. Avevate già in programma la cessione di Ruggiero?
«Si è creata durante il mercato. Gennaro, dopo l’esordio dell’anno scorso, ambiva ad un certo tipo di percorso magari anche all’interno della prima squadra. Poi le nostre ambizioni e la qualità del nostro organico rischiavano di soffocarlo e abbiamo cercato insieme a lui ed ai suoi agenti un percorso dove potesse continuare a migliorarsi. Abbiamo trovato l’opportunità a Torino, siamo convinti che Gennaro farà molto bene. Alla fine di questo suo percorso o avremo un grande ritorno economico, o rientrerà da noi un giocatore notevolmente migliorato da un’esperienza di alto livello».
Dopo Coronado è Monachello il vero colpo di mercato?
«Questo mercato va visto nella sua complessità. Secondo me il vero colpo è stato quello di aver mantenuto l’intelaiatura che ci eravamo prefissi di mantenere. Era un obiettivo che tutti quanti pensavano non saremmo riusciti a mantenere, invece la coerenza di questo mercato ci ha premiati. Soprattutto per il presidente Zamparini che ha rinunciato a plusvalenze importanti. In nome della coerenza e della passione verso questa società ci siamo mossi. L’obiettivo chiaramente è quello di riportare il Palermo dove merita. Il vero colpo, ripeto, è stato quello di aver mantenuto l’ossatura. Anche la cessione di Goldaniga è stata rimpiazzata adeguatamente».
Qual è stata la trattativa più difficile da portare a termine?
«Beh, ne ho fatte talmente tante che non è facile dirlo (ride, ndr). Certamente quella di Bellusci è stata un’operazione complessa, perché veniva da esperienze importanti all’estero e da un club di A. È stata un’operazione molto articolata. Tutto sommato non è stato un mercato difficilissimo, quando i giocatori sono stati contattati per venire a Palermo si sono messi subito a disposizione. Lo stesso Monachello è venuto alla fine con grande entusiasmo. Rappresentare il Palermo ci ha agevolato in tante trattative, anche rispetto ad altri club».
Di Carmine e Caputo trattative sfumate?
«Di Carmine e Caputo non si possono considerare trattative sfumate. Quando si è prospettata la possibilità Lo Faso potesse partire ci siamo guardati intorno e abbiamo sondato. Quando effettivamente Simone è uscito, allora siamo andati a chiudere su quello che ritenevamo il calciatore più idoneo a completare il nostro pacchetto offensivo».
Il mercato si è appena concluso. Ha qualche rimpianto?
«Alcuni dei nomi che abbiamo provato a sondare non sono nemmeno usciti, in alcuni casi si è trattato proprio di semplici sondaggi. Non c’è un rimpianto per Di Carmine e Caputo, se proprio devo citarne uno allora dico Lobotka all’inizio. Era un giocatore con delle caratteristiche particolari. Ma si tratta comunque di un rimpianto completamente assorbito dalla qualità della rosa che abbiamo allestito. Ritengo che sia una squadra di qualità, spero che non avremo alcun tipo di rimpianto».
In chiusura, che voto dà al mercato del Palermo?
«Non voglio essere banale, non spetta a me dare il voto al mercato del Palermo. Il vero voto lo darà il campo e spero che sarà molto alto».