Domenica sera, al “Renzo Barbera”, Palermo e Juventus si affronteranno in campionato. Sarà il giorno dell’esordio in casa, per la seconda volta in carriera, di Ballardini. Sarà l’occasione per il ritorno di Dybala nello stadio dove ha giocato per tre stagioni consecutive. Sarà una sfida aperta ad ogni risultato. Di tutte queste tematiche ne abbiamo discusso con Attilio Lombardo, in bianconero durante le stagioni 1995/96 e 1996/97 dove contribuisce attivamente alla conquista di uno scudetto, intervistato in esclusiva da Ilovepalermocalcio.com.
Il Palermo cambia allenatore e ottiene un buon pareggio contro la Lazio, la Juve vince contro il Milan e prosegue la sua scalata verso la vetta. Che partita sarà quella di domenica?
«Sarà una bella partita, sicuramente difficile per la Juventus che, storicamente, al “Barbera” ha sempre sofferto. Il Palermo ha cambiato tecnico e ha giocato bene a Roma contro i biancocelesti, ma a mio parere era già un’ottima squadra con Iachini. L’andamento della partita, a mio parere, dipenderà molto dall’esito della gara di stasera tra i bianconeri ed il Manchester City, che potrebbe influenzare fisicamente e mentalmente lo stato di forma dei giocatori di Allegri in base al risultato finale. Sarà comunque una gara, quella tra Palermo e Juventus, in cui può uscire qualsiasi risultato».
Quest’anno la Juventus sta un po’ faticando rispetto alle scorse stagioni. Adesso è un po’ in ripresa, ma è costretta ad inseguire. Qual è stata la causa di questo rendimento al di sotto delle aspettative?
«Quando una squadra vince per tanti anni consecutivi ci sta che un anno le cose non vadano come in passato. La Juventus quest’anno ha cambiato molto, nella fattispecie sono andati via tre perni fondamentali come Pirlo, Vidal e Tevez, che nelle scorse stagioni sono stati indispensabili per questa squadra. Quando cambi è da mettere in conto che si possa andare incontro a certe situazioni. La Juventus ha deciso di puntare sui giovani, ha fatto degli investimenti importanti in estate, ha preso Dybala che sta vivendo un ottimo stato di forma, ma anche altri giocatori che al momento non stanno rendendo come sperato. I bianconeri però credono al lavoro fatto in sede di calciomercato e alla lunga avranno ragione. Adesso la squadra stata già ritrovando i risultati e sta risalendo la classifica. Credo che alla fine sarà lì come sempre, nel gruppo delle squadre che si giocheranno lo scudetto».
Il grande ex della serata domenica sarà proprio Paulo Dybala, protagonista in bianconero nonostante l’utilizzo non costante del tecnico bianconero…
«Dybala è un grande giocatore, lo dimostra la cifra che la Juventus ha speso per comprarlo dal Palermo. Sta facendo molto bene in bianconero, ma bisogna considerare anche che ha 22 anni. E’ molto giovane, sta sostituendo un giocatore come Tevez che ha dieci anni in più di lui. A mio parere è giusto che Allegri lo utilizzi in maniera graduale, la “Joya” ha ancora bisogno di crescere e maturare. In prospettiva è sicuramente un grandissimo attaccante, che sta già facendo le fortune della Juventus e che sicuramente le farà anche in futuro. Proprio per questo non bisogno fare errori e bisogna farlo crescere con serenità».
Il Palermo invece ha cambiato allenatore e ha ottenuto un buon punto contro la Lazio, meritando a tratti la vittoria. Ti aspettavi questo ribaltone in panchina?
«Sinceramente no. Io sono un grande estimatore di Iachini, un tecnico preparato che mi piace molto. A mio parere il Palermo non stava facendo male, aveva iniziato bene la stagione avendo poi un calo nei risultati. Ma è normale per una squadra come quella rosanero, che punta a stare a metà classifica, avere dei momenti altalenanti nei risultati. Ballardini, allo stesso tempo, è un bravo allenatore. Il Palermo contro la Lazio ha fatto bene, ma in generale quella rosa si fa sempre apprezzare sia per il gioco che per i tanti giocatori interessanti. Ogni anno sono tanti i talenti sconosciuti che poi esplodono con quella maglia, ma non solo perché ci sono anche altri giocatori già affermati e di livello come ad esempio Franco Vazquez, che potrà ambire a squadre più blasonate».
Proprio il “Mudo” è stato accostato in estate alla Juventus. Pensi sia già pronto per questo salto?
«Vazquez è un grandissimo giocatore, bravo palla al piede e abile con il suo sinistro vellutato. Ha visione di gioco, classe, sa ispirare gli attaccanti ma anche finalizzare. Tutti i giocatori hanno bisogno di seguire degli step prima di arrivare a giocare in una grande squadra. Franco però è già al terzo anno consecutivo in maglia rosanero, credo abbia tutte le carte in regola per poter giocare in futuro in una grande squadra».