Escl. La Grotteria: «Auguro buone feste ai tifosi rosanero ed a tutta la città. Il Palermo saprà uscire da questo momento. Il mio ricordo più bello…»

E’ uno dei calciatori più amati e ricordati dalla tifoseria palermitana, arrivato al Palermo nel 2000 per la cifra record (per la serie C) di due miliardi di lire ed ha totalizzato 80 presenze e 17 reti con la maglia rosanero. Stiamo parlando dell’italo-argentino Christian La Grotteria, oggi allenatore in seconda del Bassano. Con lui abbiamo parlato dell’attuale momento della squadra rosanero e, approfittando del periodo di feste, abbiamo scambiato anche gli auguri per l’imminente festività. Queste le parole dell’ex attaccante in esclusiva per Ilovepalermocalcio.com.

Il Palermo non sta sicuramente attraversando un ottimo momento dal punto di vista dei risultati. Cosa pensi di questa situazione?

«Seguo sempre il Palermo e penso che dopo un buon inizio ci sia stato un calo, la rosa non era molto ampia. A parte Vazquez, non ci sono dei giocatori di valore assoluto, quindi il lavoro di Iachini è stato molto buono. Poi i risultati sono cominciati a non arrivar più e la società ha deciso di cambiare allenatore per dare una sterzata al campionato e non è facile. Sicuramente Ballardini starà lavorando per cercare di mettere a posto la squadra e sicuramente anche nel mercato il Palermo si rinforzerà».

Proprio per quanto riguarda il mercato, cosa serve secondo te a questo Palermo?

«Sicuramente gli mancano dei punti di riferimento, dei giocatori importanti su cui la squadra si può affidare nei momenti di difficoltà. Il direttore sportivo Manuel Gerolin è molto bravo e quindi sarà capace di trovare dei giocatori adatti al Palermo. D’altronde conosce meglio la situazione. Ovviamente il Palermo non merita di stare nella parte bassa della classifica e sono fiducioso che tornerà al più presto in una posizione più tranquilla».

Quale rosanero ti ha impressionato maggiormente?

«Il Palermo ha sicuramente due giocatori importantissimi che sono: Sorrentino e Vazquez. Quest’ultimo è uno di quei giocatori che quando si accende può sempre inventarsi qualcosa. Sorrentino poi, è un punto di riferimento per la squadra in primis, ma anche per la società e per i tifosi. Questi due penso che siano i giocatori più importanti della rosa del Palermo».

Qual è il ricordo più bello che ti lega alla città di Palermo ed alla squadra?

«Io mi ricordo sempre della partita che ci ha permesso di vincere il campionato di serie C. C’era lo stadio strapieno con tutta la gente che stava ascoltando la partita tra Avellino e Messina (terminata 1-0, ndr). Quando ha fatto il gol Maggiolini, lo stadio è esploso: eravamo passati in serie B. Eravamo una squadra di ragazzi che veramente sudava la maglia, tenevamo alla città ed alla società. Tra questi c’erano Bombardini, Sicignano, Cappioli, Montalbano, ma tutti comunque abbiamo fatto il possibile per regalare questa grande gioia e così è stato! Per me è stata un’emozione immensa, indimenticabile».

Ci sarà la possibilità, un giorno, di rivederti a Palermo come osservatore o allenatore?

«Magari, ne sarei felicissimo sicuramente. Sto facendo un percorso, una gavetta, nessuno mi ha mai regalato nulla. Ho fatto il capo osservatore a Bassano, poi la società mi ha chiesto di diventare l’allenatore in seconda ed io ho accettato immediatamente. Sicuramente un giorno mi piacerebbe crescere e ovviamente Palermo sarebbe una delle piazze più gradite per me ed anche per tutti i momenti che ho vissuto lì, per l’affetto della gente che vi abita. È sicuramente una piazza molto importante».

Proprio del Bassano, quale giocatore pensi sia più interessante?

«La politica di questa società è sempre quella di giocare con molti giovani, però bisogna farli crescere ed ancora non sono pronti per fare la serie A. Ovviamente ci sono quei due-tre che si distinguono dagli altri, come ad esempio Iocolano e Proietti. Sono da diversi anni qui, hanno vinto il campionato in C2, si sono affermati in C1, lo scorso anno abbiamo perso i playoff per arrivare in serie B».

I tifosi rosanero sono molto legati a te, che augurio vuoi far loro? 

«Oltre ad augurare loro buone feste, li invito ad essere sempre positivi. Bisogna sempre tifare per la squadra della propria città, ci saranno sicuramente degli alti e bassi, ma non bisogna mai demoralizzarsi e soprattutto abbandonare il Palermo che sicuramente saprà tirarsi su. E’ quello che ci auguriamo tutti».

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Massimiliano Radicini