Sabato alle ore 21.15 Cagliari e Palermo si affronteranno allo stadio “Olimpico” di Torino in un’importante sfida valida per il terzo turno eliminatorio della Tim Cup. Per parlare di questa gara e delle varie tematiche in casa rosanero, abbiamo deciso di contattare il doppio ex di Cagliari-Palermo Jeda. Ecco le parole rilasciate dell’ex rosanero alla redazione di Ilovepalermocalcio:
Sabato Cagliari e Palermo si sfideranno in Tim Cup, che gara ti aspetti?
«Ancora vorrei vedere che squadra ha fatto il Palermo. E’ chiaro, dai rosanero ci si aspetta sempre tanto anche se è una squadra appena retrocessa, mentre il Cagliari è una squadra che gioca in serie A. Quindi in questo momento i sardi hanno una squadra più completa e competitiva. Detto questo, mi aspetto di vedere una gara molto aperta e spettacolare. Spero che il Palermo possa fare un campionato importante così da dare maggiore tranquillità all’ambiente».
La gara si disputerà su un campo neutro. Pensi che questo possa influire sull’atteggiamento delle due squadre?
«Diciamo che entrambe le squadre hanno tanti tifosi al Nord. E’ chiaro che non è bello giocare in un campo neutro. Perché non è il tuo stadio, non è il tuo campo e soprattutto non è il tuo ambiente. Io spero che non diventi una gara monotona. Spero che diventi una gara spettacolare e avvincente. Mi aspetto di vedere due squadre che si affrontano a viso aperto. Ultimamente il calcio italiano è un po’ cambiato, quindi si vede meno tatticismo e più spettacolarità nel gioco».
Quante possibilità ha il Palermo di passare il turno?
«E’ chiaro che il Cagliari avendo un organico più completo e competitivo ha maggiori possibilità di passare il turno. Ma nonostante questo io non vedo tanta differenza tra le due squadre. Poi essendo ad inizio stagione è probabile che la preparazione influirà sulle gambe dei giocatori. Però il Palermo non è una squadra scarsa, anzi è una squadra di tutto rispetto. E’ difficile fare un pronostico, però al momento il Cagliari è leggermente favorito per il passaggio del turno».
I tifosi continuano a contestare Zamparini. Pensi che questa situazione possa influire negativamente sui calciatori rosanero?
«Penso di sì. E’ chiaro che in questo caso i giocatori, lo staff e lo stesso presidente Zamparini dovranno essere molto bravi a cercare di trasmettere un po’ di serenità all’ambiente. Dovranno fare in modo che quello che c’è all’esterno non possa influenzare l’aspetto calcistico. Però è molto difficile pretendere che le vicende non influenzino l’aspetto calcistico. Io spero che tutti questi problemi si possano risolvere. Magari il club rosanero riesce a fare quello che ha fatto il Verona lo scorso anno. Il Verona era retrocesso e poi è tornato subito in serie A. Il Palermo deve ritornare il più presto possibile nella massima serie».
Che idea ti sei fatto sul mancato accordo tra Zamparini e Baccaglini?
«Sono cose molto particolari. Magari i giornali scrivono una cosa, poi arriva Zamparini ne dice un’altra e così via. Baccaglini onestamente non lo conoscevo, ma mi sembrava una persona molto giovane. Il Palermo non ha bisogno di gente che si vuole fare pubblicità, il Palermo ha bisogno di un acquirente serio come Zamparini. Quando Zamparini ha comprato il Palermo non è arrivato solo con i buoni propositi, ma ha fatto una grande squadra e nel tempo ha ottenuto grandi risultati. Poi credo che negli ultimi anni Zamparini abbia sbagliato molte cose. Ha smantellato troppo la squadra e poi lo scorso anno non ha creato una formazione all’altezza della serie A. E’ per questo motivo che il Palermo è retrocesso. Questo mancato accordo lascia dei dubbi. Non si sa quale sia la verità, per adesso l’unica certezza è che Zamparini è il proprietario del Palermo. Se non si è trovato un accordo è perché Baccaglini non aveva tutte le carte in regola per prendere il Palermo. Non credo che in questo caso sia colpa di Zamparini».
Cosa pensi del mercato del Palermo? Credi che i vari Murawski, Szyminski e Dawidowicz riusciranno ad ambientarsi in fretta nel campionato italiano?
«Sono giocatori un po’ sconosciuti. Io spero che questi calciatori siano motivati di giocare nel Palermo anche in serie B. Perché può succedere che il ragazzo non sia motivato al 100% e che non sposi in pieno questa nuova causa. Spero che siano giocatori vogliosi di mettersi in mostra e che abbiano soprattutto qualità. Il Palermo ha bisogno di giocatori di qualità per riportare l’entusiasmo all’interno dell’ambiente. La serie B è un campionato difficile, ma ha perso un po’ di qualità. Quindi penso che il Palermo possa avere dei giocatori in grado di fare la differenza in B».
Che campionato di serie B ti aspetti?
«Dal campionato di serie B ci si aspettano sempre le solite cose, ovvero che sia un campionato lungo e molto stressante. In questa stagione mi aspetto di vedere qualche giovane in più. Poi con l’ingresso di Cellino mi aspetto che il Brescia diventi un avversario temibile. Non credo che il Brescia farà la solita comparsa, ma credo che lotterà per fare un campionato di vertice. Spero di vedere un campionato avvincente, magari con meno qualità rispetto alle scorse stagioni, ma con tanti giovani che cercheranno di mettersi in mostra».
Cosa pensi di Tedino?
«Sinceramente non lo conosco. E’ chiaro che allenando una squadra importante come il Palermo dovrà fare una stagione da protagonista. Non sarà facile riuscirci. Sono molto curioso di vedere come andrà a finire».