Escl. Ingrassia: «Domenica festa a Licata. Qui facile per nessuno. Lotta Palermo-Savoia? Tifo rosanero. Fallani-Pelagotti…»
Domenica, alle ore 15.00, al “Dino Liotta” di Licata andrà in scena il derby tra Licata e Palermo, gara valida per la 25^ giornata del campionato di Serie D Girone I. In casa gialloblu fervono i preparativi e i tifosi, che non ospitano i rosanero dal 1990, non vedono l’ora che sia domenica. Dal canto loro i tifosi del Palermo hanno già risposto presenti e i tagliandi riservati al settore ospiti sono andati a ruba. Proprio in vista di questa sfida la redazione di Ilovepalermocalcio.com ha intervistato Giuseppe Ingrassia, portiere del Licata, ma palermitano di nascita e protagonista, con Pergolizzi in panchina, della vittoria dello scudetto Primavera. Queste le sue dichiarazioni:
Intanto come sta? Domenica non era presente alla trasferta di Torre Annunziata per dei problemi fisici.
«Sto cercando di recuperare. Lavoro per essere in campo domenica, spero di farcela».
Domenica a Licata arriverà il Palermo. Nel match di andata siete riusciti ad andare in vantaggio, poi è venuta fuori la forza dei rosanero che ha conquistato la vittoria. Il Licata cercherà di mettere in campo la stessa prestazione?
«In tutte le partite cerchiamo di imporre il nostro gioco. Questo lo facciamo specialmente in casa, nostro punto di forza, anche grazie all’aiuto dei tifosi licatesi. Cercheremo, fin da subito, di poter conquistare i punti e portarli a casa. Noi siamo sempre scesi in campo per fare risultato».
In casa avete subito una sola sconfitta, cioè contro il Savoia nel girone d’andata. Questo vostro cammino interno deve far paura al Palermo?
«In casa e in trasferta abbiamo un rendimento diverso, questo è quello che dicono gli ultimi risultati. Tra le mura amiche non temiamo nessuno, domenica cercheremo di giocare più spensierati possibile cercando di fare punti. Venire a Licata e fare risultato non è facile per nessuno, sia che si tratti della prima o dell’ultima in classifica. Mister Campanella ci chiede di giocare così in casa e ci comporteremo ancora in questa maniera».
Gli spalti del “Dino Liotta” saranno gremiti. Si aspetta una grande festa?
«Sarà una domenica di calcio, ma anche un giorno di festa. A prescindere dal risultato vincerà lo sport. Da qualche giorno i licatesi non stanno nella pelle, non vedono l’ora si giochi questa partita per riempire lo stadio. Il Licata da quasi trent’anni non ospita il Palermo, i tifosi sono contenti e si respira clima di festa. Speriamo di regalare una bella partita, poi che vinca il migliore».
Lei è stato protagonista nel Palermo Primavera che concluse la stagione con la vittoria dello scudetto ed in panchina c’era Pergolizzi. Domenica vi troverete di fronte. Vi siete sentiti o lo farete a ridosso della gara?
«Non mi sento con il mister. Domenica quando ci vedremo ci saluteremo e se ci sarà da abbracciarci lo faremo. Il rispetto c’è sempre stato e ci sarà».
Domenica scorsa avete affrontato il Savoia secondo in classifica. Lei crede che la lotta tra i campani e i rosanero andrà avanti fino alla fine o lo scontro diretto del 22 marzo potrà essere decisivo?
«Bisogna vedere con quanti punti di distacco arriveranno allo scontro diretto. Se il margine sarà questo e il Palermo dovesse far risultato a Torre Annunziata, penso che non ci saranno più problemi per la vittoria finale. Il Savoia non mollerà assolutamente fino alla fine. È una squadra di categoria, con calciatori esperti e che hanno vinto diversi campionati, hanno un allenatore bravo e preparato. Finché la matematica non li condanna ci proveranno».
Lei, da palermitano, fa il tifo per il Palermo?
«Io da palermitano, giustamente, spero che vinca il Palermo. È la squadra della mia città, la squadra dove ho giocato, la squadra per cui tifo e spero che vincano loro il campionato. Spero anche che non facciano risultato domenica contro di noi. Tre punti per noi domenica e la promozione finale per il Palermo».
Nelle scorse settimane, soprattutto il Savoia, ha attaccato il Palermo per dei presunti favori arbitrali. Tu come giudichi questa situazione?
«Ho visto qualcosa. Anche in Serie A a squadre come Juventus, Lazio o Inter viene detto che vengono aiutate e hanno favori arbitrali. Queste sono parole dette un po’ a sfottò. Secondo me il Palermo è forte, vince sul campo e gli va dato merito. Le chiacchiere se le porta via il vento».
Il Palermo in squadra ha il portiere classe 2001 Fallani. Per lui lo spazio, viste le prestazioni di Pelagotti, in stagione è stato poco. Per crescere, secondo lei, è importante giocare oppure allenarsi con un compagno più esperto può essere utile in questo?
«Per come la vedo io, il portiere quando merita deve giocare. A Palermo c’è un portiere che ha fatto Serie A e Serie B, non giocare è difficile da mandare giù, ma allo stesso momento dico che allenarsi con un compagno più esperto, che regala consigli e aiuta ti serve tantissimo anche per migliorare. Secondo me, a Fallani fa bene stare sotto a Pelagotti che è un grande portiere, lo aiuterà tanto nel crescere».