Domenica il Palermo, alle 12.30, ospiterà il Teramo per la 1^ giornata di ritorno del campionato di Serie C. La sfida non sarà certo delle più semplici: i rosanero sono reduci dalla sconfitta per 1-2 contro la Virtus Francavilla; gli abruzzesi non conquistano tre punti dallo scorso 18 novembre e contro la Viterbese, nell’ultimo turno, è arrivata la sconfitta per 1-0. All’andata la sfida terminò con il risultato di 2-0 per la squadra allenata da Massimo Paci e dal suo vice Roberto Guana. Proprio Guana, che conosce bene Palermo per aver giocato tre stagioni in rosanero, è stata intervistato dalla nostra redazione. Queste le sue dichiarazioni:
Per lei quello di domenica sarà un ritorno diverso al “Barbera”. Non lo farà da calciatore, ma da vice di Massimo Paci. Che sensazioni prova?
«Sarò molto emozionato, quindi non vedo l’ora di godermi quella giornata e vivere a pieno tutte le emozioni. All’andata ho avuto il piacere di rivedere il magazziniere Pasquale, quella è stata una fortissima emozione. Rimettere piede al “Barbera”, dopo un po’ di anni, sarà qualcosa di incredibile».
Magri al momento dell’ingresso in campo avrà qualche brivido e le passerà qualche ricordo per la mente.
«Al Palermo ho vissuto tre anni bellissimi, in una città bellissima. Ho ancora grandi amici. In tre anni ho giocato con grandissimi giocatori e sono stato allenato da ottimi allenatori. Al momento dell’ingresso in campo rivivrò qualche ricordo».
Vedrà anche il “Barbera” vuoto, cosa mai accaduta quando ci giocava lei. Quanto è brutto giocare senza pubblico?
«I tifosi rendono magico il calcio. Ho avuto la fortuna di vivere gli stadi pieni. Il “Barbera” era uno spettacolo incredibile. Lo ricordo benissimo pieno per i derby, contro il Milan, la Juventus. Era sempre pieno, adesso vederlo vuoto dispiace tanto. Il momento storico che viviamo è difficilissimo. Mi auguro, come tutti, che il prima possibile si possa tornare ad una sorta di normalità e con i tifosi allo stadio, perché è una parte fondamentale».
Il Palermo che ha conosciuto lei è diverso da quello di oggi. La vecchia società è fallita e si è ripartita dalla Serie D. Si aspettava questa fine?
«No! Negli anni in cui ci sono stato io e dopo, il Palermo è stata una squadra importante in Serie A. Ovviamente questo mi è dispiaciuto tantissimo. Gli auguro di tornare presto dove merita il Palermo e la tifoseria. Mi auguro possano tornare presto in cima».
Il Palermo, contro di voi, cercherà di riscattare il passo falso fatto contro la Virtus Francavilla e anche la sconfitta che gli avete inflitto all’andata. Che squadra vi aspettate?
«A me il Palermo è piaciuto e ho visto una crescita. Quando li abbiamo affrontati era la prima di campionato ed erano un cantiere aperto, si vedevano le potenzialità della squadra ma erano un po’ indietro. Io, nonostante la sconfitta di domenica, ho visto una squadra cresciuta, mi aspetto una gara difficilissima. Hanno ottenuto dei risultati importanti. Sappiamo che sono una squadra con un ottimo potenziale e che sarà tosta».
Nell’ultimo turno di campionato si è visto un Palermo dai due volti. La squadra rosanero ha giocato un buon primo tempo, nel secondo invece ha avuto un calo. Questo, secondo lei, è un problema legato all’inesperienza di alcuni giocatori o credevano di aver portato i tre punti a casa e, quindi, sono tornati in campo con sufficienza?
«Potrebbero essere entrambe, però da esterno faccio fatica a capire cosa può essere passato nella testa dei ragazzi del Palermo. Non saprei che lettura dare».
I risultati, non certo ottimi, del Palermo hanno fatto “arrabbiare” i tifosi. Lei che conosce la piazza, crede che la pressione da parte dei tifosi è positiva o, al contrario, può essere negativa?
«Quando giochi in squadra così importanti e indossi una maglia importante hai, come normale, un po’ di pressione in più. La rabbia dei tifosi è dettata dal grande amore per la squadra. Quando i risultati non arrivano ci si arrabbia. Penso anche che i tifosi del Palermo sono un valore aggiunto, ma non avendoli allo stadio questo viene un po’ meno e lo posso testimoniare».
Domenica in casa del Palermo vi presenterete senza Arrigoni e Diakite squalificati, a questo si aggiunge un cammino non certo lineare fuori casa perché avete conquistato solamente 10 punti e la vittoria, in generale, vi manca dal 18 novembre. Come affronterete il Palermo?
«Attraversiamo il momento più difficile del nostro campionato e non vinciamo da novembre, domenica abbiamo perso contro la Viterbese. In questo momento cerchiamo di stare calmi e compattarci cercando le nostre certezze. Domenica cercheremo di dare battaglia».
La vittoria vi manca da ben otto giornate, ma nonostante questo siete al quinto posto con 28 punti. È un risultato che vi sorprende o ve lo aspettavate?
«Non ci aspettavamo questi risultati. I ragazzi hanno fatto un inizio di campionato al di sopra di ogni aspettativa. Ovviamente va fatto un grande plauso a loro, perché la maggior parte del merito è dei giocatori. Abbiamo 28 punti, ma siamo concentrati sul momento che stiamo passando che dice che dobbiamo ritrovarci, perché, dal punto di vista dei risultati, non stiamo facendo bene come prima».
Tra le fila del Teramo è presenta Simone Santoro, che è un ex del Palermo e all’andata ha siglato il gol dell’1-0. Con le sue prestazioni ha fatto drizzare le orecchie a squadre di categorie superiori. Secondo lei è già pronto a fare il salto o deve ancora maturare?
«Simone è un bravissimo ragazzo, dal punto di vista umano ha un grande spessore nonostante la giovane età. Ha un potenziale grandissimo e credo che sia in una fase di maturazione importante. A 21 anni, credo, è pronto per giocarsi le sue carte in categorie superiori».