Escl. Graziani (intervista integrale): «Palermo non meritava di perdere contro la Juventus, con il Torino giocherà per vincere. Nestorovski? Non creiamoci troppe aspettative, anche se…»

Campione del mondo con la maglia della Nazionale Italiana in Spagna nel 1982, Francesco Graziani ha scritto pagine di storia del Torino. L’ex attaccante del club piemontese ha fatto esultare tanti italiani e tanti tifosi del club granata, collezionando presenze e gol anche in panorami  internazionali. In vista del match del “Renzo Barbera” di lunedì sera, tra Palermo e Torino, la redazione di Ilovepalermocalcio ha contattato in esclusiva il campione del Mondo ex Toro per chiedergli qualcosa proprio sull’attuale situazione delle due squadre.

Lunedì sera si gioca Palermo-Torino, come vede questa partita ? 

«Sono due squadre che giocheranno entrambe per vincere. Tra l’altro il Palermo viene da una serie di risultati positivi, a parte la sconfitta in casa contro la Juve che non meritava. Penso che sia in un buon momento, ho l’impressione che stia cominciando ad assimilare i nuovi schemi e il nuovo modo di giocare del nuovo allenatore. Però ogni partita in Italia è sempre difficile. Il Toro, poi, viene da un momento straordinario. Due vittorie consecutive contro grandi squadre e ha anche recuperato alcuni giocatori importanti. Prevedo una bella partita dove tutte e due le squadre giocheranno per vincere. Il Palermo strutturato in quella maniera con De Zerbi gioca quasi sempre per vincere, quindi dovrebbe venir fuori una bella partita».

Il macedone in maglia rosanero Ilija Nestorovski è stato accostato a un grande attaccante come lei…

«Dobbiamo aspettare, se a lui fa piacere a me non dispiace, ma bisogna aspettare. Non è che un gol e una partenza positiva possano già creare chissà quali aspettative. Tra l’altro mi sembra che questo ragazzo, negli anni scorsi, abbia fatto gol sia nelle serie cadette che in serie A, pur essendo campionati minori. Anche il campionato croato è sempre un buon torneo, pur non essendo magari ai nostri livelli. Rimane un campionato competitivo. Quando uno fa gol, li fa sempre».

La stessa cosa vale per uno degli ex del match, Belotti…

«Belotti è stato accostato a me anche perché gioca in una squadra dove io ho fatto la storia. E’ naturale, sono stato accostato anche ad Immobile qualche anno fa. Penso che il Toro, lì davanti, abbia ritrovato dei punti di riferimento importanti e positivi. Belotti sta diventando un giocatore straordinario per i granata. Mai come quest’anno è partito bene, ha la fiducia dell’allenatore e della gente. Mi fa piacere che il Toro abbia ritrovato un centravanti. Poi, dove potrà arrivare questo non lo so ma già il fatto che stia facendo bene in campionato e si sia meritato la convocazione in nazionale, mi sembra che tutto sommato le premesse per diventare bravo ci sono tutte».

Infine, come commenta la situazione societaria del Palermo e del patron Zamparini?

«Io credo che qualsiasi cosa vada fatta con passione. Zamparini ha dimostrato di avere passione, di avere affetto e di avere a cuore le sorti della società, altrimenti non l’avrebbe presa. Devo dire che è stato anche un buon presidente perché ha fatto dei colpi di mercato non indifferenti. Ha avuto sempre collaboratori molto bravi vicino, da Sabatini a Foschi. Hanno messo a segno dei colpi di mercato straordinari. Credo che nella gestione della società sia stato anche molto attento e oculato. Dalle ultime dichiarazioni però, ho l’impressione che tra l’età e la gestione di una società di calcio per come la fa lui, da “padre padrone”, non sia semplice. Quindi magari ci sarà un po’ di stanchezza. Ho visto che prima con l’italo-americano e poi con i cinesi, vorrebbe provare a vendere. Non so se ci riuscirà ma credo che si sia messo nelle condizioni di vendere proprio perché evidentemente comincia ad essere un impegno troppo gravoso per lui».