Escl. Gnocchi: «Palermo trasferta spartiacque. Gli allenamenti con Zauli e il nuovo centro sportivo…»

«A Palermo non sarà una partita facile. Fino a quando non ci sarà l’aritmetica, questo Parma non mi lascia tranquillo. Questa squadra mi fa sempre disperare e il Venezia è a otto punti. La tappa di Palermo è uno spartiacque: un risultato positivo potrebbe valere una buona fetta di promozione». Queste le considerazioni ai microfoni di ilovepalermocalcio.com di Gene Gnocchi, storico tifoso del Parma prossimo avversario in campionato del Palermo.

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Chi la spaventa di più dei rosanero?

«Il Palermo ha tantissimi giocatori di qualità e non a caso ambiva alla promozione diretta. Certamente dovendo fare un nome, faccio quello di Brunori».

Qualche anno fa a TiKi Taka fu protagonista di un botta e risposta con Corini per le battute sui frequenti cambi di guida tecnica al Palermo. Seppur a distanza di anni e con una proprietà diversa però, anche Corini ha conosciuto l’amaro sapore dell’esonero.

«Mi dispiace molto per Corini con il quale ogni tanto ci sentiamo, come in occasione della promozione ottenuta con il Brescia. Palermo è però una piazza nella quale difficilmente puoi permetterti di sbagliare».

Che ricordi conserva delle sessioni di allenamento fatte al Palermo?

«In quell’occasione mi sono divertito tantissimo. Ricordo che ebbi la possibilità di allenarmi con grandi campioni, come ad esempio Lamberto Zauli. Ho saputo dell’inaugurazione del nuovo centro sportivo e non nascondo che mi piacerebbe giocarci».

Resta il rammarico per non aver debuttato con la maglia del Parma quando venne tesserato dai ducali?

«Avevo fatto tutti gli allenamenti, stavo bene fisicamente ed è mancato solo il tassello del debutto. Avrei fatto il mio esordio da giocatore vero, non da buffone. Purtroppo il Parma si salvò alla fine e questo non rese possibile il mio debutto. Resta comunque un’esperienza da ricordare».

Si aspettava l’exploit di Thiago Motta, suo compagno ai tempi degli allenamenti con il Genoa?

«Thiago Motta è il classico esempio di allenatore che ricopriva già questo ruolo in campo quando faceva il calciatore. Nel Genoa di Gasperini mi allenai con lui e Milito e mi ricordo che lo stesso Thiago Motta mi fece i complimenti per il mio modo di “trattare” il pallone. Mi chiese addirittura se avessi già giocato a calcio da professionista. Questo genere di riconoscimento rappresenta per me ancora oggi motivo di vanto».

Tornando al campionato di Serie B, chi farà compagnia al Parma in caso di promozione dei ducali?

«Per la promozione diretta vedo bene il Como, guidato da un grande intenditore di calcio come Fabregs. I play-off poi saranno come sempre una lotteria imprevedibile. Ho visto però il Venezia contro il Brescia e vi assicuro di aver apprezzato una squadra veramente tosta».

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