Dopo 7 lunghi anni torna il derby che tutti i tifosi rosanero attendono con ansia, quello col Catania. Sugli spalti dello stadio “Renzo Barbera”, lunedì sera alle 21:00, però non ci sarà il pubblico a colorare gli spalti causa Covid-19, ma l’importanza del match non cambia.
Per l’occasione la redazione di Ilovepalermocalcio ha voluto sentire lo storico dirigente del Palermo, Rino Foschi. Queste le sue parole rilasciate in esclusiva ai nostri microfoni:
Cosa si aspetta da questo derby? Che Palermo vedremo?
«Sarà una bella partita. È difficile commentare dei derby vista la situazione generale, ma posso dire che mi aspetto che il Palermo farà la partita della vita, fin qui ha fatto male perché ha avuto tutto contro. Ha avuto molti casi Covid che non hanno permesso di fare allenamenti, alcuni match rinviati. Adesso sembra che siano a posto, tranne qualcuno e quindi sono sicuro che possano giocare al meglio. Sicuramente hanno commesso degli errori all’inizio ma il campionato è appena iniziato».
C’è qualche derby che ricorda particolarmente?
«Il più brutto fu quello in cui vincemmo ma morì disgraziatamente l’ispettore di polizia Raciti lì a Catania. Il più bello fu il 5-0 al ‘Barbera’. I derby sono belli. In questi giorni ho letto e sentito diverse interviste, e vedo che la maggior parte tifa Palermo, ci sarà un motivo».
Pensa che questo derby possa dare una scossa decisiva ai rosanero? Una sorta di ri-partenza in caso di successo? Sono convinto che per il Palermo lunedì sarà la partenza, perché con un bel risultato, si comincerà a vedere un po’ di sole. Le squadre davanti hanno un sacco di punti. È una corsa non proibitiva, ma non è facile. Sono convinto che Boscaglia sia un grande esperto della categoria e farà emergere le qualità dei giocatori».
Dove può arrivare secondo lei il Palermo quest’anno? Potrà raggiungere la zona playoff? «L’importante è muovere la classifica senza fare calcoli, non bisogna demordere e stare tutti uniti. Dopo il derby si inizierà a pensare partita dopo partita. Il Palermo ha un buon organico e può raggiungere la zona playoff, nonostante al momento sia parecchio distante. Il campionato è appena iniziato, considerando anche che i rosanero devono recuperare alcuni match».
Cosa ne pensa dell’assenza di pubblico sugli spalti del ‘Barbera’? Potrà incidere sul risultato? «Palermo è una piazza incredibile, con un pubblico spettacolare. È normale che con 10-15 mila spettatori allo stadio è un’altra cosa. L’assenza del pubblico incide molto, ma non bisogna piangersi addosso, bisogna solo ricominciare a giocare, i conti si fanno alla fine. Non sarà facile ma sono convinto che con un risultato positivo lunedì sera, il Palermo inizierà la sua stagione. Ci sono ancora delle assenze importanti, compresi due squalificati, ma ho buone sensazioni e penso che il Palermo farà la partita della vita. Anche i romani e i milanesi sanno che tifo Palermo, mi prendono un po’ in giro per questo. È una malattia che mi tengo ben stretta».