Il Palermo è sempre più in crisi, arrivata la 9^ sconfitta di fila in campionato, adesso si ritrova ultimo in solitaria a pochi giorni dal girone di ritorno e domenica un’insidiosa sfida contro il Genoa. Del match contro i grifoni e dell’attuale situazione in casa Palermo abbiamo parlato con il doppio ex Rino Foschi. Ecco le sue parole in eslcusiva ad Ilovepalermocalcio:
Il Palermo è in crisi nera, non vince da nove giornate ed è ultimo in classifica. Che idea si è fatto su questa situazione?
«Non cosa sta succedendo al Palermo, se non lo sapete voi dell’ambiente come posso saperlo io? È difficile giudicare al di fuori».
Allora come ha visto l’arrivo di Corini al Palermo, può essere l’uomo giusto?
«Corini è arrivato da poco ma già a Firenze ha dimostrato di saper fare bene e con sfortuna non è riuscito a vincere. Con il Chievo è stata la prima gara in casa, mi ha fatto piacere rivedere il pubblico numeroso. La gara però è stata decisa da degli errori. Ma il campionato non è ancora finito. Corini crede in questo gruppo, in questa squadra e questo è l’importante. Conosco Eugenio, è una persona intelligentissima che sa fare il suo lavoro e lo ha già dimostrato al Chievo, con una salvezza incredibile. Quindi ha le carte in regola per fare bene».
Con Corini è tornato anche l’entusiasmo del popolo rosanero…
«Vedere di nuovo il “Barbera” pieno è una cosa straordinaria. La gente ci deve credere. Deve aiutare la squadra e sono sicuro che andrà tutto bene. Bisogna ripartire da quei 21mila visti domenica, è un gran segnale di ripresa. Solo con il pubblico dalla propria parte ci si può salvare. Il miglior acquisto di gennaio per il Palermo sarà il proprio pubblico».
Il Palermo è attrezzato, secondo lei, per lottare con le altre squadre per la salvezza?
«Guardando la classifica e il calendario del Palermo, sono convinto che i rosanero abbiano tutte le carte in regola per salvarsi. Basta solo crederci. Ci sono ancora tantissime partite da giocare e quella rosanero non è una squadra da buttar via. Nulla è ancora perduto, il campionato del Palermo deve iniziare adesso. Ci sono quei cinque punti dalla zona salvezza, conosciamo gli altri organici e tutto è ancora possibile. L’importante è non sprofondare nell’isterismo, questa squadra se la può giocare fino alla fine».
Domenica il Palermo andrà a Genova, che gara si aspetta?
«Una partita difficilissima. Ma non sarà l’ultima spiaggia. Quello che succede succede. Vincere sarebbe ottimo, pareggiare bene ma perdere non sarà un dramma. Dopo Genoa inizia il campionato in casa…».
Contro il Pescara però sarà scontro diretto…
«E’ vero sarà uno scontro diretto e anche questa una gara difficile, ma non bisogna pensarci troppo. Sarà importante riavere i venti mila tifosi allo stadio, anzi ne serviranno 30mila. I presupposti per tornare a fare punti ci sono tutti ed è importante avere il pubblico a sostenere la squadra».
Proprio come lei in estate, Faggiano ha rassegnato le proprie dimissioni. Che idea si è fatto su questa scelta?
«Non mi interessa. Io ho purtroppo, e ripeto purtroppo, in estate rassegnato le mie e non ne vado fiero. Ma ciò non vuol dire che sia io che Faggiano fossimo la soluzione dei problemi del Palermo».
Che mercato pensa possa fare il Palermo senza un ds?
«Se dal mercato si riuscirà a fare qualcosa, ben venga. Ma ripeto il pubblico è la cosa più importante, rivedere 21mila tifosi al Barbera è un bel segnale. È questa la strada giusta per la salvezza».