Il 21 aprile 2013 si disputò l’ultimo Catania-Palermo, il periodo storico era diverso e le due squadre si trovavano in Serie A, anche se i rosanero al termine di quella stagione finirono in tra i cadetti. Quel derby terminò 1-1, con il gol di Ilicic siglato al 95′ in risposta ai tifosi etnei che ad inizio gara esposero tantissime “B” nei confronti della squadra di viale del Fante.
Dopo otto anni torna il derby al “Massimino”, con delle società che hanno cambiato proprietà ed oggi il Catania è in mano alla Sigi, che sta per cedere a Tacopina. Proprio in vista di questo derby la nostra redazione ha intervistato Giovanni Ferraù, presidente della Sigi.
Mercoledì ci sarà Catania-Palermo e per lei sarà il primo tra le mura amiche, ma questa volta non da tifoso. Che sensazioni ha?
«Vivo l’emoziona tipica del derby. La responsabilità di una gara importante, ma non c’è spensieratezza. Non sarà il solito derby vissuto da tifoso, ho qualche responsabilità però sono abbastanza tranquillo».
Il Palermo è al primo anno tra i professionisti e non sta vivendo una grande stagione. Si aspettava queste difficoltà?
«Ho seguito il campionato e le vicende del Palermo. Ho visto che hanno costruito una squadra che gioca bene. È una buona squadra, non mi aspettavo di vederla così in classifica. L’esonero di Boscaglia mi ha spiazzato, non me l’aspettavo».
Il derby di andata fu strano. Il giorno della sfida il Palermo ebbe dei problemi legati al Covid e difatti si presentò con il solo Faraone in panchina. Tra due giorni si presenterà un Palermo reduce dal cambio di allenatore. Che squadra si aspetta?
«Il Palermo è una squadra ottima. L’ho vista giocare bene a Viterbo in inferiorità numerica. Immagino che sarà un Palermo determinato con voglia di riscatto. Il cambio dell’allenatore è sempre uno stimolo per la squadra e, poi, il derby ti carica».
Anche il Catania non vive un momento felice. Da 4 giornate non arriva la vittoria. Come sta la squadra?
«La squadra sta bene. Immagino ci sia una stanchezza di fondo, ma è una cosa di tutte le squadre. Noi negli ultimi dieci giorni abbiamo fatto una partita in più. I ragazzi stanno bene e sono molto determinati. Sono tutte gare difficili, per cui ogni partita è una storia a se, il derby ancora di più».
Le assenze, come quella di Tonucci e Zanchi, unita a qualche calciatore non al meglio la preoccupano in vista del derby?
«Il derby è una partita diversa. Raffaele sta preparando la gara, come sempre, con grande attenzione. Questo è il derby e la preparerà ancora meglio rispetto al solito. Le squalifiche fanno parte del gioco del calcio».
Come all’andata, mercoledì non ci sarà il pubblico sugli spalti. Quanto fascino perde questa sfida senza tifosi?
«Il 95%. Avrei gradito uno stadio pienissimo di tifosi sia del Catania e del Palermo. Questa mancanza, purtroppo, è terribile e il silenzio sarà assordante per tutta la sfida».
Come si vive in città l’avvicinamento a questa sfida?
«C’è molta tensione positiva, mista ad ansia di risultato. Sono inondato di messaggi da parte dei tifosi che sperano arrivi la vittoria, cosa che manca da un po’ in campionato. La vittoria, per giunta nel derby, potrebbe rappresentare la svolta per la parte finale del campionato».
In vista del derby farà visita alla squadra per caricarla?
«Eviterei. Qualche giorno fa, prima della partenza per Vibo Valentina, ho parlato con i ragazzi. Ho avuto un incontro finalizzato a dare un po’ di entusiasmo per le partite successive. Adesso direi, concentrati sull’obiettivo senza incursioni da parte della società, se non quelle da parte del mister chiaramente».
Nella trattativa per il passaggio del Catania a Tacopina c’è stato un piccolo rallentamento. Il 25 febbraio era atteso il closing, ma questo è slittato. Ci sono delle difficoltà?
«Noi siamo ottimisti. Il closing non è arrivato per ragioni squisitamente oggettive. Aspettavamo risposte da creditori importanti, che non sono arrivate e speriamo possano arrivare a breve. Una volta definiti questi passaggi, speriamo entra il mese di marzo, speriamo di passare la mano a Tacopina».
In questi giorni Tacopina è stato a Catania. Resterà per il derby?
«Purtroppo no. Ha un impegno di lavoro a New York. Ha cercato di spostarlo, ma non c’è riuscito. Non sarà presente e seguirà la sfida dalla Tv».