«Napoli-Palermo la definirei una partita d’altri tempi. Si affronteranno due realtà del Sud che spero possano presto affrontarsi nuovamente nella massima serie. Guardando ai due organici è un po’ “Davide contro Golia” ma sono convinto che verrà fuori una bella partita non priva di emozioni». Questo il pensiero ai microfoni di Ilovepalermocalcio.com dell’attore e tifoso napoletano Salvatore Esposito, in vista della sfida di Coppa Italia di giovedì tra Napoli e Palermo.
Il Palermo potrebbe ritrovarsi di fronte un Napoli con la testa al campionato?
«Il Napoli di Conte difficilmente avrà cali di tensione. Anche i giocatori che hanno trovato meno spazio, qualora venissero tirati in causa, hanno le carte in regola per fare la differenza. Il precedente turno con il Modena ci insegna però che nulla si può dare per scontato e che le sorprese possono sempre essere dietro l’angolo».
Si è fatto un’idea sul Palermo di quest’anno?
«Ho seguito sempre con molto affetto il Palermo, squadra con la quale abbiamo condiviso un grande calciatore come Cavani. Anche grazie alla solidità garantita dal City Group la struttura dei rosanero è di livello e può certamente dire la sua in questo campionato di Serie B. Non dobbiamo poi dimenticare l’importanza di avere alla guida un tecnico a mio avviso bravo come Dionisi. Penso che l’attenzione del Palermo sia rivolta al campionato e che la Coppa Italia possa essere per loro una bella vetrina».
Come ha vissuto la notizia della prematura scomparsa di Salvatore Schillaci?
«È stata una settimana molto triste se si considera anche la giovane età con la quale ci ha lasciati Schillaci. Il dispiacere devo dire che è stato grande. Noi napoletani le “Notti Magiche” le ricordiamo per lui e Maradona e certamente Schillaci è stato uno dei più grandi attaccanti della storia della Nazionale italiana».
Come vede la lotta scudetto?
«Onestamente immaginavo che l’Inter potesse essere una schiacciasassi, ma dopo il derby forse qualche certezza è venuta un po’ meno. Credo che le pretendenti siano diverse. Sarà importante capire come arriveranno nella fase decisiva del campionato».
A quale personaggio di Gomorra si potrebbe paragonare Antonio Conte?
«Volendoci scherzare su potremmo dire che Antonio Conte è un po’ il “Don Pietro Savastano” della sua squadra. Un gruppo di ragazzi pronti a tutto per raggiungere grandi obiettivi».