«Io resto al mio posto. Contro il Palermo sulla panchina ci sarà Aglietti, ma non sarà più con noi il direttore sportivo. Ho parlato oggi con i giocatori che mi hanno chiaramente detto di non voler più lavorare con lui». Queste le parole ai microfoni di ilovepalermocalcio.com del patron del Lecco Paolo Leonardo Di Nunno, prossimo avversario sei rosanero in campionato.
Guardando il match vinto all’andata, spera che la sua squadra possa ripetersi?
«Il problema è che all’andata il Lecco faceva i punti, al ritorno no. Dovremmo provare intanto a tornare a tirare in porta, cosa che non facciamo più. In questo momento noi siamo più di la che di qua. I punti a disposizione sono tanti e non regaleremo niente a nessuno, ma non possiamo certo pensare di fare miracoli. Io non ci credo più».
Che Palermo si aspetta dopo la sconfitta di Brescia?
«Di certo non una squadra in crisi. I rosanero hanno perso contro una formazione strutturata come il Brescia. I lombardi sono una grossa squadra con un presidente super miliardario di debiti».
Intanto a Palermo vacilla la posizione di Corini.
«La posizione del Palermo è anomala. Con i giocatori che hanno i rosanero dovrebbero trovarsi nelle prime due posizioni. Un po’ come però nel mio caso con Aglietti, a mio avviso però la colpa non è di Corini. In campo ci vanno i giocatori miliardari, non l’allenatore».
Sorpreso dalle difficoltà di Vasic in rosanero?
«Io l’ho avuto a Lecco e ricordo un giocatore ricco di qualità in grado anche di far gol. Non so perché non si sia affermato in rosanero. Qui da noi giocherebbe certamente».