Escl. Di Napoli: «Palermo favorito. Brunori meglio di Pohjanpalo»
«Domani sarà il primo dei due atti che vedrà affrontarsi due squadre forti. È chiaro che il Palermo dovrà provare a sfruttare il fattore pubblico. In questo torneo particolare può spuntarla chi sta meglio mentalmente». Questo il pensiero di Arturo Di Napoli, ex attaccante che ha vestito le maglie di Palermo e Venezia, ai microfoni di Ilovepalermocalcio.com
A proposito di aspetto mentale, può incidere in casa Venezia quanto avvenuto nell’ultima giornata?
«Il Como difficilmente si sarebbe fatto scappare il match point avuto nell’ultimo turno casalingo. È chiaro però che quando ti ritrovi a dover disputare i play-off, dopo essertela giocata fino all’ultimo come successo al Venezia, qualcosa a livello mentale la lasci per strada. Di contro invece il Palermo oggi è una squadra ritrovata».
Questo doppio scontro vive anche della sfida tra Brunori e Pohjanpalo. Lei chi sceglierebbe tra i due?
«Io preferisco Brunori perché, a mio avviso, ha qualcosa in più sia dal punto di vista fisico che tecnico. Parliamo comunque di due giocatori molto forti e penso che le speranze promozione delle due squadre passeranno molto dai loro piedi».
Cosa ricorda del famoso travaso che la portò insieme ad altri giocatori dal Venezia al Palermo?
«Qualche giorno fa sono stato a casa di Maniero e ricordavamo proprio quell’episodio. Io avevo già giocato al Sud mentre per Filippo quella sarebbe stata la prima volta. Allontanarsi da casa non era facile e probabilmente non lo avremmo fatto se non si fosse trattato di una piazza così importante come Palermo. Le riunioni fatte con il Presidente Zamparini poi furono decisive, per la carica che fu in grado di trasmetterci e per i piani prospettati. Al di là di tutto restano le importanti pagine di storia scritte da Zamparini nella storia del club rosanero».
Le sarebbe piaciuto fare a Palermo ciò che poi, a livello anche di numeri, realizzò a Messina?
«C’è un episodio particolare della mia storia in rosanero. Prima della partita con il Lecce ero a un passo dal trasferirmi all’Atalanta. Alla vigilia di quella partita però Zauli ebbe la febbre e così mi venne chiesto di scendere in campo. Realizzai una doppietta che mi legò in maniera indissolubile alla piazza, motivo che spinse anche il direttore Foschi a non cedermi. Poi purtroppo a Lecce all’ultima giornata non andò come speravamo e io non fui confermato. Non mi pento però di nulla perché ancora oggi il ricordo di quella doppietta e del legame con i tifosi rosanero mi mettono i brividi».
Che Serie B sarà il prossimo anno viste le retrocessioni di Sassuolo e Salernitana?
«Un campionato sempre più vicino alla massima serie se si considera anche la presenza di altre squadre importanti come la Sampdoria. La retrocessione del Sassuolo è sicuramente sorprendente, mentre la Salernitana ha pagato qualche errore di troppo. Alla luce anche di questi risultati quella di quest’anno rappresenta per il Palermo un’opportunità da sfruttare».
Chi va in finale tra Palermo e Venezia?
«Sono legato ad entrambe le piazze ma penso che alla fine possa spuntarla il Palermo».