Escl. Di Donato: «Con l’Ascoli gara difficile. Posavec può fare bene. Coronado decisivo. I tifosi…»
L’ex centrocampista del Palermo Daniele Di Donato intervistato in esclusiva da Ilovepalermocalcio, ha parlato del campionato dei rosanero, della sfida all’Ascoli, del campionato di serie B ma non solo. Queste le sue dichiarazioni:
Sabato ci sarà Ascoli-Palermo. Che gara ti aspetti?
«Sarà una gara difficile. L’Ascoli arriva da buone partite e ha anche fatto risultato a Cesena. E’ una squadra da prendere con le pinze. Cercheranno di far risultato. L’allenatore è giovane e visto che è un ex ci tiene molto a far risultato contro il Palermo. Sarà quindi una gara difficile».
L’Ascoli sembra in difficoltà. Dovranno lottare per salvarsi o riusciranno ad uscire da questa brutta posizione di classifica?
«L’Ascoli ha qualità superiore rispetto alla classifica attuale. Veniva da gare partite importanti nelle quali non ha mai demeritato, ma le piccole disattenzioni sono costate punti importanti. Come accaduto contro il Frosinone, quando al 90′ hanno preso gol e meritavano di vincere. Hanno sempre fatto la partita e verranno fuori da questa situazione».
Il Palermo fin qui è l’unica squadra imbattuta del campionato. Questo significa che saranno i rosanero la squadra da battere?
«Il Palermo è costruito per tornare in serie A. Sono una buona squadra, giovane e che sta facendo un avvio ottimo. Anche giocando meno bene riesce a portare a casa i tre punti e questo è un segnale più che ottimo. La squadra sta facendo bene».
Dei rosanero chi potrebbe essere il calciatore decisivo per la conquista della massima serie?
«Sicuramente Coronado è un calciatore importante per la categoria. Contro la Pro Vercelli si è sentita la sua mancanza. Lui può dare quella marcia in più che serve al Palermo per arrivare in serie A».
Posavec è nel mirino dei tifosi, però contro la Pro Vercelli è entrato in campo tra gli applausi. Questo può aiutarlo a crescere?
«Contro la Pro Vercelli ha fatto una buona gara. Un paio di volte ha tolto le castagne dal fuoco. Prima di prendere gol ha fatto un grandissimo intervento e poi non poteva far più nulla. L’applauso del pubblico è importante perché il ragazzo lo sente. Se si sente apprezzato può fare un altro tipo di campionato anche con più sicurezza. Se metti lì una persona che non può sbagliare, questo lo porta a sbagliare».
Ti piacciono le idee di gioco di mister Tedino?
«Il mister sta facendo un lavoro ottimo. E’ arrivato con scetticismo da parte della piazza e si sta imponendo, sta conseguendo i risultati, lavora bene. E’ stato bravo a mantenere la squadra lontana dalle diatribe tra società e tifosi. Bisogna avere fiducia anche perché negli ultimi anni a Pordenone ha lavorato bene».
I tifosi continuano a disertare lo stadio. Come pensi possano riavvicinarsi alla squadra?
«I tifosi sono amareggiati, però sono sempre vicini alla squadra. Palermo è dei palermitani e loro hanno interesse che la squadra vada bene. Sicuramente le vittorie aiuteranno a riavvicinarsi allo stadio. La squadra deve continuare ad avere questo rendimento ed è sicuro che il tifoso palermitano farà la sua parte, che sta già facendo. Ieri lo stadio ha tifato, non c’era il pubblico delle grandi occasioni, però si sentiva. Io spero che i tifosi ritornino in massa perché i ragazzi hanno bisogno di loro».
Come accaduto contro il Brescia, anche contro il Parma il Palermo dovrà fare a meno dei calciatori impegnati in Nazionale. Pensi sia giusto rinviare queste gare?
«Questo è un problema che bisognava porsi all’inizio, ormai siamo dentro questa situazione. Certamente quando vengono a mancarti diversi giocatori che stanno facendo bene è un problema. Se si tolgono 5-6 elementi alla Juventus o al Barcellona il risultato può essere lo stesso, ma anche cambiare. Chi ha giocato contro il Brescia ha fatto bene e meritavano di vincere, però questa cosa alla lunga può pesare».