Escl. Dg Marina di Ragusa: «Rispetto per il Palermo, ma domenica dobbiamo dare tutto. All’andata…»
Il Marina di Ragusa ieri è riuscito a fermare il Savoia, a Torre Annunziata, sullo 0-0. Un pareggio senza reti che non è andato giù alla dirigenza campana, che nel post partita si è lasciata andare a diversi commenti sull’arbitraggio della gara, sottolineando gli errori della terna arbitrale. Davanti agli uomini di Parlato, però, ieri c’era una squadra che ha saputo resistere agli attacchi dei bianconeri nonostante le differenze tecniche, rischiando anche di passare in vantaggio. Intercettato dai nostri microfoni, il direttore generale della compagine siciliana, Nunzio Calogero, ha parlato così di quanto avvenuto nel post partita di Savoia-Marina di Ragusa: «Arriviamo da risultati positivi perché a dicembre, con le nostre risorse economiche limitate, siamo riusciti ad inserire in squadra dei ragazzi con la mentalità giusta per il nostro obiettivo. Giocatori che hanno trasmesso questa mentalità all’intero del gruppo. Abbiamo affrontato Nola, Corigliano e Savoia con l’atteggiamento giusto, interpretando le partite nella maniera giusta, abbiamo fatto 5 punti invece dei 4 dell’andata nelle stesse gare. Siamo soddisfatti e ottimisti per l’atteggiamento e la mentalità della squadra. Non siamo nelle possibilità di poter guardare in faccia l’avversario, dobbiamo affrontarli tutti con la stessa determinazione. Quella col Palermo è una partita di alta caratura a livello “storico”, ma per il resto non guarderemo contro chi giochiamo. Affronteremo i rosanero con grande rispetto, consapevoli sia della loro forza sia del fatto che giochiamo in casa, dove dobbiamo ottimizzare il tutto. Rispetto al girone d’andata il Marina di Ragusa è cambiato come interpreti e mentalità e come classifica perché affrontare una partita alla quarta di andata e alla quarta di ritorno è totalmente diverso. Ci sono degli episodi che ci hanno tolto qualcosa, non parlo di episodi arbitrali, ma di episodi di campo come subire gol all’ultimo minuto. Il Marina di Ragusa non ha mai cercato alibi con i torti arbitrali».