Correva l’anno 2009 quando per la prima volta l’ex allenatore della Lazio Delio Rossi approdava in Sicilia per allenare il club del capoluogo dell’isola. La stagione in questione terminerà con un quinto posto in classifica e una qualificazione in Europa League, i quali valsero la riconferma per la stagione successiva. Nel campionato di serie A 2010/2011, allontanato il momento buio dell’esonero e del successivo richiamo, Delio Rossi entra nella storia della società di Viale del Fante: vince la semifinale di ritorno contro il Milan in un “Barbera” stracolmo di gente e i rosanero raggiungono la finale di Coppa Italia dopo 32 anni dall’ultima volta. Il 29 maggio del 2011 la capitale si colora di rosanero; sono tantissimi i tifosi del Palermo che raggiungeranno l'”Olimpico” per la gara decisiva contro l’Inter (circa 40.000). Quella partita, poi persa per 3-1, rimarrà impressa nella memoria di molti supporters.
A qualche anno di distanza, la situazione in casa Palermo è cambiata: ad oggi il club si ritrova penultimo in classifica a soli 6 punti, con il malcontento dei tifosi ormai accumulato da tempo. In occasione della prossima gara Bologna-Palermo, la redazione di Ilovepalermocalcio ha contattato in esclusiva il tecnico ben ricordato da tutta la tifoseria palermitana. Mister Delio Rossi ha parlato ai microfoni della nostra redazione di alcuni argomenti riguardanti il prossimo match e non solo…
Come si approcciano Bologna e Palermo alla gara di domenica?
«Penso che il Bologna abbia voglia di rifarsi di questo periodo non tanto positivo visto che all’inizio, invece, avevano fatto bene. Il Palermo ha tremendamente bisogno di punti, sarà una partita molto complicata».
Entrambe le squadre hanno avuto numerosi problemi con giocatori infortunati. Lei come avrebbe operato?
«Sono due rose, in questo momento, che le squadre medie come Palermo e Bologna hanno dei giocatori che possono sostituire. Magari le alternative sono giovani e non hanno l’esperienza dei titolari, ma hanno delle qualità per poter stare in queste squadre».
I rosanero sono allenati dal giovane ed esordiente De Zerbi…
«Essendo particolarmente legato al Foggia avevo già visto l’operato di De Zerbi. E’ chiaro che la serie A è “due salti” dopo la Lega Pro, però penso che sia un allenatore che stia facendo il possibile in una situazione effettivamente non facile».
Conoscendo il carattere del presidente Zamparini, il fatto che De Zerbi non sia stato ancora esonerato (considerata la serie di sconfitte di fila) fa incuriosire. Si rispecchia in fiducia verso l’ex Foggia?
«Sinceramente non ne ho idea. Se si esonera un allenatore ci deve essere una logica per cui si esonera il tecnico. Deve essere valutato in base al suo operato e in base alle problematiche che ha. Se Zamparini ha fiducia deve continuare con De Zerbi, se non ha fiducia, indipendentemente dai risultati, deve esonerare il tecnico. Anche perché dal momento stesso in cui l’allenatore viene esonerato si capisce che o perde il gruppo o che non ha più la fiducia della società. Onestamente, penso che sia anche giusto che il presidente, visto che secondo lui sta facendo un buon lavoro, tenga De Zerbi e mi auguro che lo tenga fino alla fine. Significa che il Palermo sicuramente si sta risollevando».
Come commenta invece le prestazioni di Ilija Nestorovski, giocatore rosanero che ha sorpreso tutta Italia?
«Nestorovski è un giocatore che magari non ruba l’occhio dal punto di vista tecnico, ma è un calciatore molto efficace e che fa gol».