Il presidente del Novara Calcio Massimo De Salvo, intervistato in esclusiva da Ilovepalermocalcio ha parlato della prossima sfida contro il Palermo, del campionato di serie B e del tecnico Eugenio Corini. Queste le sue dichiarazioni:
Domani ci sarà Palermo-Novara. Che tipo di gara si aspetta?
«Quella con il Palermo sarà una sfida molto importante per noi. Avremo di fronte un avversario fortissimo che è candidato alla vittoria del campionato. Queste sono partite di prestigio, che realtà piccole come la nostra giocano sempre molto volentieri pur sapendo di essere sfavorite, ma è anche il bello di far parte di un calcio importante come la serie B».
La classifica del campionato al momento è molto corta. Voi occupate il dodicesimo posto con soli 4 punti di distacco dall’Empoli. I vostri obietti quali sono?
«Il Novara in questi anni ha cercato di consolidarsi nella categoria e questo deve essere il nostro obiettivo. Dobbiamo cercare di valorizzare i giovani che possono essere importanti per noi e per squadre più grandi cercando di mantenere la categoria. I nostri obiettivi sono questi e non possono cambiare in base ai momenti del campionato. Puntiamo a questo e cercheremo di portare a casa la salvezza».
Come mai, secondo lei, questa classifica così corta?
«Il campionato si è molto livellato anche per l’inserimento di qualche giovane, visto che la categoria si è data come indirizzo la volontà ringiovanire il campionato che potrebbe essere un grande serbatoio per il calcio italiano. Questo porta ad un livellamento che però non abbiamo ancora capito se è verso l’alto o verso il basso. Non esistono più squadre materasso come qualche anno fa, adesso è tutto molto più competitivo e più difficile».
Il Palermo è una delle squadre accreditate alla promozione. Oltre i rosanero chi vede in lotta per raggiungere la serie A?
«Le tre squadre favorite sono Palermo, Frosinone ed Empoli. Non voglio sminuire realtà importanti, però sulla carta le squadre più strutturate sono queste tre».
Si aspetta magari qualche squadra che potrebbe riservare una sorpresa?
«Certo, il calcio può riservare sorprese particolari. Negli ultimi anni ci sono stati Spal, Benevento, Crotone ma anche noi siamo andati in serie A arrivando dalla serie C e nessuno ci dava per accreditati. Il calcio porta anche a questo. Oggi ragioniamo sulle favorite e su quello che dice la carta».
In casa Palermo continua a tenere banco il caso Nazionali. Lei sarebbe stato favorevole al rinvio delle gare?
«Quando è stato deciso sul rinvio non ero presente il Lega e ho dovuto dare la mia delega, però ho detto a Zamparini che dobbiamo guardare il bello del calcio e della categoria. Il Palermo ha una squadra con giocatori molto forti che arrivano dalla serie A ed è giusto che venga premiata la qualità. Il non rinviare le partite di una squadra come il Palermo, secondo me, non è corretto per cui io avrei consentito il rinvio delle gare. Capisco molti presidenti e la Lega con tutti i ragionamenti che vengono fatti, però se vogliamo riportare lo spettacolo e i tifosi al centro del calcio e poi accettiamo queste cose senza rimanere legati al vantaggio o allo svantaggio secondo me alla fine cominciamo a ridare il vero valore al calcio. Io ero favorevole allo spostamento delle gare, però ovviamente poi ci si rimette alla maggioranza che ha votato contrario. Mi è dispiaciuto, capisco di non essere coinvolto visto che non avevo partite in quel contesto e qualche presidente potrebbe dire che per me è facile dire che ero d’accordo, però in realtà mi conoscono e sanno che sono concetti che applicherei anche per me stesso».
Corini tornerà a Palermo da avversario. Come sta vivendo questa settimana?
«Corini è molto legato al Palermo. Me ne parla con grande affetto per la gente, per i tifosi e per la squadra. Spero che venga accolto bene da tutti perché vedo una passione nei confronti della piazza molto importante anche per la sua storia da calciatore. Questa è una cosa che mi fa piacere. Io spero che sia combattivo, perché oggi difende la maglia del Novara e per il bene di tutti. Deve affrontare una sfida difficilissima con l’avversario più ostico con il coltello fra i denti come è giusto che sia. Non una rivalsa, ma raggiungere l’obiettivo e difendere il Novara. Come sono convinto che proverà a fare».
Il Novara qualche anno fa ha scambiato qualche giocatore con il Palermo e lei ha avuto modo di conoscere Zamparini. Immagina un calcio senza di lui?
«Io con Zamparini ho un rapporto ottimo. Non ci frequentiamo spesso, però quando ci incontriamo ci salutiamo in modo affettuoso. Ho grande stima personale, umana ed intellettuale nei suoi confronti. Ha dato tanto al calcio. Ci sono momenti in cui lo sport va accettato, che si vinca o si perda. Dobbiamo riportare al centro lo spirito sportivo e far capire che non sempre si vince e fortunatamente, come ha dimostrato il Palermo, non sempre si perde. Alla fine il Palermo, come ha meritato e merita la piazza, ha fatto grandi cose. Io ho grande stima in Zamparini e spero che possa rimanere nel calcio a lungo, ma questo sarà lui a deciderlo. Questo è il mio pensiero personale su un uomo che ha scritto una storia e sta scrivendo una storia importante del calcio italiano».