I cimeli del vecchio Palermo sono stati aggiudicati all’asta, ma non dalla nuova società, bensì dall’avvocato Massimo Costa (CLICCA QUI), ex presidente del Coni Sicilia. .
Il luogo non è ancora noto, ma verrà svelato e breve lì si troveranno appunto i cimeli che si è aggiudicato Costa, tra questi la Coppa Italia Serie C, richiesta dal Palermo per esporla all’interno del Museo del club (CLICCA QUI).
La nostra redazione ha contattato Costa che ha voluto commentare la scelta di partecipare all’asta e non solo: «La mia partecipazione all’asta è un gesto d’amore verso lo sport e, in particolare, del Palermo. Mi sembrava un peccato far disperare questo patrimonio».
«Penso che sia fondamentale lavorare sulla nostra memoria, non solo in termini di esaltazione, ma anche in termini critici. Se non conosci la storia e non fai anche autocritica, il futuro potrai affrontarlo con difficoltà. Credo sia importante tenere la nostra memoria e su questa costruire il futuro».
Costa sulla mancata partecipazione del Palermo all’asta si è espresso così: «Non so perché non hanno voluto partecipare. Io mi sono ritrovato come unico offerente, quindi ho deciso di fare la mia offerta. Se avessi saputo di altri interessi areai fatto anche altre valutazioni. Vedendo che non c’era altro interesse, da uomo di sport, mi è sembrato giusto fare la mia offerta e mettere a disposizione di tutti i cittadini palermitani, in maniera gratuita, questo patrimonio».
I cimeli saranno esposti all’interno del museo internazionale dello sport, ma Costa non vuole rivelare nessun dettaglio: «Il museo sarà aperto a tutti a titolo gratuito. Non possiamo ancora svelare dove sorgerà. L’inaugurazione è prevista per il prossimo 15 settembre, ma nulla esclude che possa accadere prima. La costruzione di questo museo è una sfida molto impegnativa».
Costa non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione sulla richiesta del Palermo per il “prestito” della Coppa Italia di Serie C, ma non esclude di farlo nei prossimi giorni.